Guerra Russia. esplosioni e incendio vicino a Mosca: Domodedovo colpita, tensioni e attacchi nell'Europa dell'Est
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Russia: esplosioni e incendio vicino a Mosca: Domodedovo colpita, tensioni e attacchi nell'Europa dell'Est. Esplosioni e un vasto incendio hanno scosso nelle prime ore di oggi la cittadina russa di Domodedovo, a 37 km a sud di Mosca: lo scrivono diversi canali Telegram russi che citano testimoni oculari, come riporta Ukrinform.
Le esplosioni odierne seguono l'abbattimento da parte dei sistemi di difesa aerea russi di due droni nella notte tra martedì e mercoledì: uno nella zona di Domodedovo e un altro vicino all'autostrada di Minskoe, aveva reso noto ieri mattina il sindaco della capitale, Sergey Sobyanin.
Attacco russo nell'ovest
Le forze russe hanno lanciato nella notte un "massiccio" attacco con droni nella regione di Rivne, nell'Ucraina occidentale, distruggendo un deposito di petrolio nel distretto di Dubno; lo ha reso noto su Telegram il capo dell'Amministrazione militare regionale, Vitaliy Koval, come riporta il Kyiv Independent. Dubno si trova a circa 125 km dal confine con la Polonia. "Nella notte, la regione di Rivne ha subito un massiccio attacco con droni. Purtroppo è stato distrutto un deposito di petrolio nel distretto di Dubno. Non ci sono state vittime", ha scritto Koval. Almeno 45 membri delle squadre di soccorso sono al lavoro sul posto.
La Polonia manda 10mila soldati al confine con la Bielorussia
La Polonia invierà fino a diecimila soldati aggiuntivi al confine con la Bielorussia per rafforzare la Guardia di Frontiera: lo ha dichiarato oggi il ministro della Difesa, Mariusz Blaszczak, in un'intervista alla radio pubblica. Lo riporta l'agenzia di stampa Reuters sul suo sito web. "Circa 10.000 soldati saranno al confine, di cui 4.000 sosterranno direttamente la Guardia di Frontiera e 6.000 saranno nella riserva", ha detto il ministro. "Avviciniamo l'esercito al confine con la Bielorussia per spaventare l'aggressore in modo che non osi attaccarci", ha aggiunto.
Kiev: 'La centrale nucleare di Zaporizhzhia sull'orlo del blackout'
La centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia ha perso il collegamento alla linea principale ad alta tensione la notte scorsa ed "è sull'orlo di un altro blackout": lo scrive su Telegram la società statale ucraina per l'energia nucleare, Energoatom. "Il 10 agosto la centrale nucleare di Zaporizhzhya, temporaneamente occupata, ha perso il collegamento alla sua principale linea di trasmissione di energia esterna con una tensione di 750 kV. In seguito, la centrale ha dovuto passare all'unica linea elettrica di riserva da 330 kV disponibile, la cui disconnessione minaccia la perdita di energia esterna (blackout)", si legge in una nota.
"In questo scenario, la principale minaccia alla sicurezza nucleare e radioattiva è rappresentata dal fatto che l'unità 4 della centrale nucleare di Zaporizhzhia è in stato di 'arresto a caldo' - ha sottolineato Energoatom -. Gli occupanti gestiscono l'unità 4 in violazione delle condizioni di funzionamento dei reattori delle centrali nucleari". Secondo Taras Tkach, direttore esecutivo ad interim di Energoatom, in caso di perdita completa dell'energia elettrica esterna, le pompe di circolazione principali dell'impianto verranno spente e l'unità di potenza passerà alla cosiddetta modalità di 'circolazione naturale'.
"In questo caso, è necessario raffreddare urgentemente la centrale in assenza di pompe di raffreddamento", ha affermato Tkach. Questa modalità è impegnativa per il reattore, la sua durata è limitata e può portare a un guasto delle apparecchiature principali del reattore, ha aggiunto Energoatom.
"L'ulteriore occupazione della centrale nucleare di Zaporizhzhia da parte della Russia e l'illegittima e impreparata gestione russa, che non si assume alcuna responsabilità per la sicurezza nucleare e radioattiva dell'impianto, avvicinano costantemente la centrale al disastro - si legge ancora nel comunicato -. Per questo motivo, la centrale nucleare di Zaporizhzhia deve essere immediatamente riportata sotto il pieno controllo del legittimo operatore, Energoatom, con il conseguente ritorno alla normale operatività e il ripristino della sicurezza nucleare e radioattiva dell'impianto. Ciò richiede un'azione urgente da parte dell'intera comunità internazionale".
E' intanto salito a tre morti e nove feriti, tra cui un bambino, il bilancio del bombardamento russo di ieri su Zaporizhzhia: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Yuriy Malashko, come riporta Ukrinform. "Tre morti e nove feriti, tra cui un bambino di 11 mesi - il risultato di un attacco al centro regionale. Un missile russo ha ucciso un uomo di 43 anni e giovani donne di 19 e 21 anni", ha dichiarato Malashko. Ieri sera il ministro dell'Interno ucraino, Igor Klymenko, aveva rivisto al ribasso - da tre a due - il bilancio delle vittime dell'attacco. (Ansa)
In aggiornamento