Russia: chiesti tre anni di carcere per le Pussy Riot
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Russia: chiesti tre anni di carcere per le Pussy Riot

martedì 7 agosto, 2012

MOSCA, 7 AGOSTO 2012 – Il processo contro le tre componenti del gruppo punk russo Pussy Riot, è ormai giunto alle battute finali e l’accusa ha chiesto ben tre anni di carcere. Le componenti della band sono accusate di teppismo per odio religioso, offesa al sentimento religioso e disturbo dell’ordine pubblico. L’arresto è scattato a marzo, dopo che, a febbraio, le tre musiciste avevano inscenato una “preghiera anti Putin” nella cattedrale moscovita del Cristo Salvatore. La richiesta di tre anni, che pare obiettivamente esagerata, è ridotta rispetto ai sette anni previsti dalle nuove leggi anti dissenso. Le tre donne, come già detto, sono in carcere da marzo ma questi mesi non saranno conteggiati nella condanna finale.

Le tre artiste hanno cercato di difendersi dalle accuse. La “preghiera anti Putin”, hanno dichiarato, era una semplice canzone satirica, l’intento era criticare il presidente russo e non offendere la religione e i luoghi di culto. Il luogo della performance, hanno spiegato, è stato scelto perché cercavano un posto inusuale per esibirsi, ma anche perché, proprio nella cattedrale, le tre avevano sentito il Patriarca Kirill dire ai fedeli di votare Putin. La motivazione è quindi politica e non religiosa, ma nonostante ciò la condanna, che sarà emessa entro domani, è richiesta a gran voce dalle autorità religiose e dai fedeli ortodossi.[MORE]

Il caso delle Pussy Riot ha creato un grande scompiglio in Russia, buona parte dell’opinione pubblica è infatti a favore delle tre musiciste e, dal mondo della musica internazionale, è arrivato il sostegno di molte star. Tra i nomi più importanti dei firmatari dell’appello troviamo i Red Hot Chili Peppers, Peter Gabriel, Sting ma anche molti altri, tra cui Madonna. Proprio Madonna, che oggi si esibirà a Mosca allo stadio Olimpiskij per la prima delle due date russe del suo tour, oggi in conferenza stampa, si è esposta a favore della scarcerazione delle tre artiste.

Intanto in Russia le dimostrazioni musicali contro Putin proseguono. Ieri infatti i due componenti del gruppo rap Makulatura, hanno cantato nei giardini Bauman di Mosca una canzone contro Putin. I rapper sono stati arrestati e, dopo una notte in carcere, hanno dovuto pagare un’ammenda di mille rubli per “teppismo non grave”.

(foto da www.ansa.it)

Laura Lussu
 


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