Rt Italia a 1.01. Iss, rischio rialzi, rispettare misure. Contagi stabili, meno morti
Salute Lazio Roma

Rt Italia a 1.01. Iss, rischio rialzi, rispettare misure. Contagi stabili, meno morti

venerdì 17 luglio, 2020

Rt Italia a 1.01. Iss, rischio rialzi, rispettare misure. Contagi stabili,meno morti. Tra focolai anche escort in viaggio

ROMA, 17 LUG - Nuovi focolai del virus e l'indice di contagio 'Rt' sopra l'1 in Italia, che in particolare 'paga' l'aumento della soglia in sei regioni. Tanto che l'Istituto Superiore di Sanità lancia un appello per "rafforzare l'attenzione", perché "in caso contrario nelle prossime settimane potremmo assistere ad una inversione di tendenza con aumento rilevante nel numero di casi a livello nazionale". I rischi di nuovi casi Covid restano alti dal Nord al Sud del Paese, dove crescono le preoccupazioni per una serie di episodi che potrebbero innescare cluster a catena: tra i casi sotto i riflettori c'è quello di una escort risultata positiva e ora ricoverata a Foligno dopo essere stata per 15 giorni a Modica, nel Ragusano, dove aveva preso in affitto un monolocale per il ricevimento di diversi clienti su appuntamento. A rasserenare gli animi per ora sono solo i dati giornalieri: il numero dei nuovi positivi al coronavirus nelle ultime 24 ore resta stabile (+233), con le vittime in diminuzione: 11 morti che aumentano la soglia degli oltre 35mila morti dall'inizio dell'emergenza. Scendono a 50 in tutta Italia le persone positive al Covid in terapia intensiva, di queste quasi la metà in Lombardia, e aumentano lievemente i ricoveri (+771). Un trend di lieve aumento dei contagi nelle ultimi giorni è invece confermato dal monitoraggio settimanale del ministero della Salute e dell'Iss, che per il momento delinea complessivamente un quadro generale della trasmissione e dell'impatto dell'infezione ancora "a bassa criticità". Ma l'Rt sui territori rivela anche una serie di preoccupazioni: il dato più alto è in Veneto (1,61), seguito da Lazio e Toscana sopra 1,2. Poi la Lombardia a 1,14. E i timori non riguardano soltanto queste regioni. Tra i nuovi cluster segnalati, uno è stato individuato in un ristorante a Savona, che ha portato a 18 nuovi casi su 100 tamponi di verifica. Nella lista dei positivi ci sono alcuni membri del personale del locale e due infermiere della pediatria di Savona mentre tra i clienti che avevano frequentato il ristorante c'era anche Matteo Aicardi, il centroboa della Pro Recco e della nazionale di pallanuoto, ricoverato il 15 luglio nell'ospedale di Albenga. Il contagio sarebbe avvenuto durante una cena: le due infermiere erano sedute a un tavolo accanto a quello del pallanuotista. A Ostia invece, sul litorale romano, la Asl ha disposto la chiusura di uno stabilimento balneare in attesa delle verifiche su un caso positivo di una persona di origini bengalesi. L'indagine epidemiologica è già stata avviata, a partire dai dipendenti della struttura e dai contatti stretti dell'uomo posto in isolamento. Il caso indice sembra essere un coinquilino sempre di nazionalità del Bangladesh andato a Milano: avviate le procedure del contact tracing nazionale. Anche a Foligno (Perugia) si stanno ricostruendo tutti i movimenti, a cominciare dai mezzi di trasporto usati per raggiungere l'Umbria, della escort di origine peruviana positiva al Covid che in Sicilia, a Modica, aveva affittato un appartamento per riceve i clienti. La donna avrebbe preso l'autobus per Catania e quindi il treno fino a Foligno. L'Azienda sanitaria locale si è già attivata chiedendo accertamenti a coloro che avessero il sospetto di essere venuti a contatto con la donna. A Napoli esplode la rabbia del governatore De Luca, che dopo gli otto casi emersi nel campo rom di Scampia ha segnalato 30 arrivi dalla Sarbia nelle ultime 48 ore, chiedendo più rigore alle frontiere. E riguardo alla vicenda del campo rom di Scampia ha aggiunto: "l'episodio è partito con il controllo di una giovane donna incinta e dei suoi familiari. Ma nella notte appena hanno saputo dell'infezione sono arrivati altri tre parenti dalla Serbia". Continua a generare polemiche il trasferimento, dalla Croce Rosse di Jesolo, del gruppo dei 43 richiedenti asilo positivi verso in altre strutture per l'isolamento. "Ci segnalano che alcuni di questi migranti sarebbero stati trasferiti in edifici privati a Cavarzere. È opportuno che si faccia chiarezza", ha detto il deputato e segretario della Liga Veneta Lorenzo Fontana, riferendo di "proteste da parte dei cittadini, molti dei quali lamentano il mancato coinvolgimento in questa scelta". 


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