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12 MARZO 2016 - Prima di tutto è bene ricordare che i costi di rottamazione comprendono i costi per la demolizione fisica del veicolo, lo smaltimento dei rottami in quanto rifiuti speciali, l’imposta di bollo, gli emolumenti ACI, nonchè tutti i costi legati al servizio.
La rottamazione della propria automobile, ovvero la cancellazione dal PRA ed il costo di rottamazione dell’auto sono infatti parti della stessa procedura che consente la demolizione in via definitiva di un mezzo presso un centro di raccolta autorizzato o dal concessionario, nel caso in cui venga acquistato un nuovo veicolo beneficiando di agevolazioni e incentivi per l’acquisto di veicoli meno inquinanti, secondo la normativa relativa all’anno 2016. Dopo 30 giorni dalla consegna dell’auto, il centro di raccolta o la concessionaria, hanno l’obbligo alla presentazione della richiesta di cancellazione del mezzo dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA) tramite la domanda di "cessazione della circolazione per demolizione". [MORE]
La rottamazione di un veicolo, è un processo che consente di demolire fisicamente un mezzo e smaltirne in piena sicurezza le parti. I costi variano e dipendono dal fatto che si acquisti o meno una nuova macchina dopo la demolizione, dal momento che in questo caso è possibile usufruire di particolari offerte ed incentivi auto per veicoli meno inquinanti. Qualsiasi sia la finalità della demolizione è fondamentale prestare attenzione al centro di raccolta che si sceglie per lo smaltimento della nostra vecchia quattro ruote.
Esso deve essere autorizzato dalla regione e deve rilasciare un determinato certificato che attesta la cancellazione del veicolo demolito al PRA. Secondo la normativa del 2016, in caso si acquisti un nuovo mezzo, la rottamazione è di competenza di un concessionario che si impegna a ritirare la vecchia auto e a farla demolire. Una volta che il veicolo viene consegnato, il concessionario, entro 30 giorni, deve presentare la domanda di cancellazione dal PRA e rilasciare il certificato di rottamazione in nome e per conto del centro che si impegnerà nella demolizione del mezzo entro i termini di legge. Se invece alla rottamazione non segue nessun acquisto di un nuovo veicolo, il proprietario deve rivolgersi ad un centro di raccolta e di autodemolizione autorizzato dalla regione. Lo smaltimento dei rifiuti residui è regolato dal decreto legislativo 22 del 5 febbraio 1997 che riguarda appunto i rifiuti pericolosi.
Inoltre nel caso in cui sull’auto penda un qualche procedimento di fermo amministrativo, la rottamazione non è possibile in quanto tale provvedimento non permette la cancellazione dal PRA fino a quando le somme non vengono saldate. Perciò è conveniente verificare sempre preventivamente l’esistenza di eventuali fermi amministrativi, tramite una visura online al PRA, indicando la targa del veicolo. La rottamazione di una macchina è legalmente valida se segue un iter preciso, in caso contrario si potrebbero anche pagare i successivi anni di bollo. Il centro di raccolta e demolizione deve quindi occuparsi della cancellazione dal PRA e della consegna direttamente al Pubblico Registro delle targhe, carta di circolazione e certificato di proprietà, ossia, il foglio complementare. In caso di smarrimento, furto o illegibilità del certificato complementare, il proprietario è tenuto a presentare una denuncia alle autorità competenti.