Monti al Senato, Sì alla Tobin Tax. Bagarre della Lega (Video)
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ROMA, 14 DICEMBRE 2011- Davvero uno spettacolo poco edificante quello a cui abbiamo assistito oggi alla Camera del Senato. Infatti, mentre il primo ministro Monti riferiva le conclusioni raggiunte durante il summit europeo dell'8 e 9 dicembre, a causa della dura contestazione dei rappresentati della Lega, il presidente del Senato Renato Schifani è stato costretto a richiamarli all'ordine: "Sarebbe un pessimo segnale se dovessi sospendere la seduta". Rivolgendosi, poi, a Federico Bricolo, presidente dei senatori della Lega, "Non si faccia richiamare proprio lei, da capogruppo". [MORE]
Monti, che poco prima aveva affermato, "Il Parlamento è ancor più cruciale per l'azione dell'esecutivo e il futuro del nostro Paese", per via dei suddetti comportamenti, con tono un po' infastidito ha aggiunto, "Scusatemi se valorizzo il Parlamento". Tuttavia, ciò non è servito a molto, visto che pochi secondi dopo sono spuntati cartelli leghisti contro la manovra economica con su scritto, "Basta tasse", "Non e' una manovra, é una rapina". Attacchi anche nei confronti di Schifani, che si è sentito dire, "Sei un pagliaccio". A questo punto, dopo aver chiesto più volte, al Senatore Calderoli e agli altri leghisti di togliere i cartelli, Schifani si è visto costretto a sospendere la seduta, "Basta! Basta! Basta! E' una sceneggiata davvero mortificante questa per il Senato. Basta! Basta! Non costringetemi a provvedimenti discliplinari! Basta! Bagarre indegna".
Dopo qualche insulto anche nel corso della sopsensione, il premier ha proseguito, riallaciandosi ai cartelli della Lega, ribadendo che "non si può dire no 'tasse', ma sicuramente 'meno tasse' se sarà introdotta un'adeguata tassazione delle transazioni finanziarie". E qui Monti ha sfatato un tabù, quello della Tobin tax. Infatti il Professore, entrando in una materia che gli è familiare, ha sostenuto che in Europa "si è sottolineato che un modo per avere meno tasse su famiglie, lavoro e imprese è quella di una fiscalità estesa anche al mondo della finanza e della grande finanza", aggiungendo che "l'Italia è pronta a riconsiderare la propria posizione sulla TobinTax".
Prima dell'azione di disturbo ad opera della Lega, Monti nel suo discorso a Plazzo Madama aveva evidenziato che "l'Italia è arrivata all'appuntamento dell'8 e 9 dicembre a Bruxelles con maggiore credibilità e posizioni autonome". Riprendendo il tema degli Eurobond, ha ribadito la sua posizione sostenendo che la loro l'emissione non è un ''mezzo subdolo per evitare la disciplina e il rigore finanziario. Gli eurobond sono un messaggio forte anche per favorire la crescita e se ne parlerà nel rapporto che Van Rompuy, Barroso e Juncker presenteranno entro il 31 marzo".
Continua il Professore, "Nelle conclusioni del Consiglio non troverete la parola eurobond neppure nella versione stability bond ma, tuttavia, segnalo due finestre aperte verso questo tema che sarà nostra cura coltivare nel breve periodo: Una è la previsione di un meccanismo tra Stati membri sui programmi di emissione dei titoli del debito pubblico, un quadro di informazione che è presupposto di una emissione in comune dei titoli del debito pubblico. L'altra è che le conclusioni del consiglo Ue prevedono la presentazione entro marzo da parte di Van Rompuy, Barroso e Junker di un rapporto sui modi in cui approfondire l'unione fiscale". Inoltre, Monti, ha voluto puntualizzare che, in merito ai provvedimenti che il suo Governo ha varato, questi "sono stati positivamente accolti dai partner europei e dalle istituzioni internazionali".
All'uscita di Palazzo Madama, ai giornalisti che gli hanno chiesto in merito a quanto accaduto in Senato, Monti ha replicato, "Non credo tocchi a un membro del governo commentare il comportamento di membri del Parlamento". Invece, il commento del Leader del Carroccio, Umberto Bossi, "E' una cosa normale. Il Paese è in difficoltà. Questa manovra non serve a niente perché non crea posti di lavoro". E a chi gli ha domandato di Berlusconi, Bossi ha risposto,"Non so niente di Berlusconi. Lui a casa e io sto qua, ma vedo che traffica con i comunisti". Il Senatur ha poi aggiunto, "Il mio Paese di riferimento è la Padania.Tutti ci vogliono perché la Padania non costa e si mantiene da sola". Infine, in merito alla possibilità di una moneta della Padania, "E' presto. Potremo agganciarci a un'altra moneta quando ci sarà l'euro a due velocità. Alla Germania, per esempio".
Comunque sia, potrebbe essere posta già domani dal governo, nell'Aula della Camera, la questione di fiducia sulla manovra economica.
(Fonti: Ansa, Adnkronos, Fotogramma: Il tempo.it, Video: Youtube)
Rosy Merola
Rosy Merola