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CATANZARO, 28 LUGLIO 2014 - Secondo una ricerca pubblicata sul Journal of Agricoltural and Fodd Chemistry, il diabete potrebbe essere curato, oltre che prevenuto, attraverso due erbe di uso comune, il rosmarino e l’origano. Tale effetto curativo è stato ipotizzato in seguito ad alcuni studi e ricerche effettuate dall'Università dell’Illinois, Dipartimento di Food and Science and Human Nutrition. A coordinare il lavoro è la Dott.ssa Allyson M. Bower.
Il diabete è una patologia causata da una carenza, assoluta o relativa, di insulina nell’organismo umano e che ha come conseguenza un'elevata concentrazione di glucosio nel sangue.
Da quanto appreso dagli studi, pare che sia il rosmarino che l’origano ( in forma essiccata o fresca), abbiano un effetto positivo su un enzima che risulta essere direttamente collegato al diabete. Tale enzima sarebbe, infatti, capace di regolare la produzione di insulina.
L'azione inducente è dovuta ad alcuni polifenoli e flavonoidi presenti in queste erbe di cui, le specie più attive, provengono dal Messico e dalla Grecia.
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Il timolo ed il carvecloro, sostanze presenti nell’origano, possiedono un forte potere antisettico. Altri studi più recenti avevano già dimostrato la loro capacità di diminuire le infezioni quasi come gli antibiotici. L’origano, inoltre, presenta un'azione antitussiva, buon calmante della tosse. Calma anche i dolori intestinali e pare essere efficace anche per combattere la cellulite.
Ricca di flavonoidi, tannini, resina ed oli essenziali, oltre all’acido rosmarinico, il rosmarino è considerato la migliore pianta balsamica con potenti proprietà antiossidanti.
Il suo utilizzo è vario e comprende la cura del mal di gola, dolori mestruali importanti, contusioni e slogature, ma un suo aspetto utile è la capacità di renderla la pelle più giovane e di attenuare le rughe.
Gli scienziati consigliano, dunque, di farne uso quotidiano nonostante ancora si cerchi di verificare pienamente il reale beneficio di tale pianta.
(Fonte dottorsport.info)
Elisa Signoretti