"Rosario", il progetto di creatività urbana di Napoli Est cantato dai rapper napoletani
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NAPOLI, 25 NOVEMBRE 2014- Rosario Cunto è un ragazzo nato nella periferia orientale di Napoli, in un posto in cui il grigiore dei palazzoni e delle strade assolate caratterizza la vita dei bambini e degli adolescenti cresciuti senza riferimenti.
Poi però con il passare del tempo, Rosario incontra il mondo dei colori e della street art, diventando non solo bravo ma anche capace di trasmettere la sua passione ad altri ragazzini della sua periferia, dando vita al progetto “CUNTO” ovvero Creatività Urbana Napoli Territorio Orientale.
Una bella storia, fatta di bombolette spray e mura da ridipingere, da bozzetti e riciclo urbano, creatività e speranza negli occhi dei ragazzini della periferia est, a cui Rosario ha saputo regalare un'altra strada, un'altra via d'uscita.
E così in occasione della Giornata Internazionale per l'Infanzia e Adolescenza dello scorso 23 novembre, al Teatro Politeama di Napoli è stato presentato il videoclip “Rosario”, in cui è raccontata la storia del celebre writer partenopeo da grandi rapper della scena nazionale : Clementino, Lucariello, Tripla, Gransta Msv, Dope One, Sha One, Paura, Zin, Ekspo, Cenzou e Dj Uncino, hanno trasformato con note e rime gli schizzi di Rosario Cunto, ed il risultato è davvero sorprendente.[MORE
Il personaggio è immaginario ma nella realtà è più vero che mai, poiché è basato su più di 100 storie dei ragazzi di Napoli Est che partecipando al progetto sociale di Cunto, ideato da INWARD Osservatorio sulla Creatività Urbana e sostenuto da Fondazione Vodafone Italia, Dipartimento della Gioventù - Presidenza del Consiglio dei Ministri, EAV Campania, CSV Napoli, Rotary Club.
La periferia est raccontata dal brano “Rosario” potrebbe essere simile a tante altre periferie sia di Napoli che in qualsiasi altra grande metropoli, luoghi in cui la mancanza di spazi di aggregazioni e di cittadinanza attiva hanno caratterizzato e costretto le nuove generazioni a vivere in strada, avvicinandosi alle realtà criminali della zona.
E la risposta a tutte queste assenze non può che essere la creatività: l'arte, il colore e l'impegno possono essere degli ottimi strumenti per educare ed invogliare i ragazzi di Napoli Est a vivere una vita migliore fatta di fatica e di risultati incoraggianti.
Foto ed articolo di Nicoletta de Vita