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NAPOLI, 28 Gennaio - Non solo determinazione, spirito di iniziativa e coraggio, Rosaria Russo sostiene che alla base del suo successo ci sia stato il suo aspetto “medio”, non sopra le righe, in grado di potersi mescolare con la gente di Casal di Principe.
Mesi e mesi trascorsi nel regno incontaminato dei Casalesi, sporcandosi dei colori e dei gesti della semplice massaia di provincia per poi giungere al tanto atteso epilogo: l’arresto di Antonio Iovine, uno dei dieci latitanti più pericolosi di Italia, in fuga da poco meno di vent’anni.[MORE]
''Ogni mattina uscivo ed era la nostra inventiva di squadra a decidere dove dirigermi. Oppure un'intercettazione appena più significativa. Un gioco che ovviamente poteva reggere solo se intorno a me c'era una squadra
esemplare di colleghi pronti a farmi da ponte, coprirmi le spalle” dichiara la donna.
Un infinito rebus nel quale si dispiega un gioco tra donne: da una parte Rosaria Russo supportata dalla sua squadra, dall’altra ben quattro fedelissime e insospettabili casalinghe di Casale, tra cui Angela Borrata, appena diciannovenne eletta autista del Ninnillo. Sarà la giovane donna inoltre a condurre, involontariamente, gli agenti della Polizia da Iovine. Il 18 novembre scorso, infatti, Angela uscì di casa per comprare presso una nota pasticceria di Casale i dolci richiesti dal boss, trascurando la possibilità di poter esser pedinata. Di lì il ritrovamento ed il clamoroso arresto.