Romney ha raccolto più di 100 milioni a giugno. E i Repubblicani se la ridono su Twitter
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WASHINGTON, 6 GIUGNO 2012 - Mitt Romney ha fatto il pieno. Ammontano a 100 milioni di dollari i fondi raccolti a giugno per la sua campagna, direttamente dal candidato, dal Romney Victory Fund e dal Republican National Committee. Un bel salto rispetto ai 76.8 milioni del mese precedente, che pur non avevano certo lasciato del tutto insoddisfatti gli organizzatori della campagna dell'Elefante (anche perché i democratici si erano fermati a circa 60 milioni).[MORE]
I Repubblicani gongolano. Su Twitter Rick Wiley, direttore politico del RNC, ha canzonato il campaign manager di Obama, Jim Messina: «Amico mio, butta un occhio a questo, abbiamo raccolto più di 100 milioni a giugno. Mi sa che tu e Axe [David Axelrod, altro consulente democratico] avrete bisogno di un paio di birre stasera».
In termini di consensi, comunque, Obama continua a restare in vantaggio. Secondo una stima dello «Huffington Post», agli equilibri attuali la ripartizione dei Grandi elettori sarebbe di 240 a 191 per il presidente uscente. In base ai sondaggi, questi gode al momento dell'appoggio complessivo di un numero minore di stati, ma controlla alcuni dei più importanti in termini di Grandi elettori – ad esempio la California, che da sola vale più dei tradizionalmente repubblicani Mississipi, Alabama, Georgia, South Carolina e Tennessee messi insieme. Insomma, la differenza nelle risorse investite nella campagna dai due schieramenti sembra non essere ancora sufficiente a bilanciare l'intrinseca debolezza del candidato sfidante, che non riesce a scollarsi di dosso l'immagine di ricco avvoltoio della finanza e che certamente è stato penalizzato dalle primarie al vetriolo attraverso cui ha dovuto passare.
Allo stesso tempo, però, la questione del fundraising impedisce ai democratici di dormire sonni tranquilli. Alcune settimane fa, Obama ha fatto pubblicamente sapere di aver ormai accettato l'idea che i suoi fondi elettorali saranno minori di quelli del suo avversario. Con qualche limite, però: «Possiamo venire superati [sul piano dei finanziamenti] e vincere comunque. Ma non possiamo venire superati 10 a 1, e vincere comunque».
Michele Barbero
(Immagine da 2012talkingpointsmemo.com)