Romanzo a puntate di Walter Perri. Capitolo 9 – La partenza di Giulia.
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“Olga!, Olga!”…. “Non mi senti”… Olga!, Olga!”… “Giulia! Ma perché non alzi un po' la voce?… Non ti sentivo!”… “Olga ti prego, non gridare… Non voglio che papà ci senta… Sarà ancora molto arrabbiato per ieri sera… Ho un certo timore ad incontrarlo”… “Giulia, certo tuo padre ieri sera non l’ha presa bene, però da qui a temere le sue reazioni ce ne vuole!”… “Olga, il fatto è forse che io ieri sera non ci sono venuta volutamente… ho un grande rimorso… Ma come avrei potuto se mezz’ora prima l’azienda mi ha comunicato che devo partire con urgenza per Sidney”… “Giulia, e quando devi partire?”… “Ho l’aereo alle sei di oggi pomeriggio, Olga!… Come faccio con papà?”
“Non devi piangere! Pensa se ti sente e scende giù vedendoti così!… Cerca di tranquillizzarti e vieni in cucina… hai fatto colazione?”… “No, Olga, non ho chiuso occhio per tutta la notte...”… “Vieni piccola, avevo messo su giusto un po di latte e la moka… Dai…. Comunque lui lo sa che saresti dovuta partire… a me è sembrato che abbia alla fine accettato la cosa… Certo se tu non partissi più gli farebbe enormemente piacere… Ma lui lo sa già che tu devi partire”… “Si, Olga, ma questa cosa della partenza mi è precipitata alla fine addosso… Sono stata anch’io leggera nel gestirla… Si tratta d’andare in Australia! … Non credevo che al momento di partire avrei sofferto tanto e mi sarei trovata avvinta da tanti scrupoli!”…
“Siediti Giulia… il caffè… questi sono dei dolcini che ho fatto io… sono semplici ma buoni… Giulia, non devi fare così… Tuo padre sa che questo tuo trasferimento è per la tua carriera … L’ha accettato… credo che a questo punto sei tu ad avere qualche incertezza… Cosa c’è Giulia, che ti toglie l’entusiasmo per questa tua nuova esperienza?… L’Australia mi dicono che è bella, varia… è sempre stata nell’immaginario collettivo una terra di promesse anche se scoraggiate, in chi le accoglieva, dalla lontananza di quelle terre… Ma tu hai una condizione diversa… la tua Azienda ti ha preparato tutto nei minimi particolari e conta su di te, sulla tua intelligenza per non vanificare gli investimenti fatti in quel mondo lontano… Devi sentirti onorata di questo incarico… Poi, oggi si va e si viene da ogni parte del mondo con grande facilità… Quando ti verrà nostalgia, non farai che prendere il primo aereo e sarai qua… viaggio un po' lungo ma sopportabile, non credi?”…
“Olga, si … ma mi è venuto da ieri una sorta di grande magone per papà… Magari mi vengono i rimorsi!”… “Ma quali rimorsi! Lui starà qui con me… si è molto ammorbidito nei rapporti… ti confesso che a volte lo trovo simpatico… Credo abbia accettato la mia presenza… Una cosa ultimamente ho notato… A volte ha un tremore nelle mani… Poco percettibile sinora… Anche lui si è accorto di questa cosa… Ieri sera gli è caduta una tazzina dalle mani… Può darsi sia stress, stanchezza… comunque io ci starò attenta… tu Giulia non avere rimorsi o remore… Fai quello che devi fare e non preoccuparti…
Del resto potremo sentirci ogni giorno!”… “Olga, non sai quanto sei capace di rendermi tranquilla!… Dai, vedi se papà è sveglio… Non ho molto tempo prima di partire”… “Giulia, ma sei tu?!!”… “Si papà, scendi! E’ una bella giornata! Andiamo a fare una bella passeggiata sul lungo mare!”… “Dammi un quarto d’ora e sono giù!”… “Giulia, credo che ci abbia sentito da prima… l’ho trovato quasi vestito… Sapeva che tu eri qui… Tienine conto per quello che dovrai dirgli da qui in poi”...”Eccomi! Giulia! Che bella sorpresa! Olga, ha preso il caffè? Ieri sera abbiamo lasciato la cucina disordinata!… Giulia, scusa se hai trovato degli imbarazzi!”… “Ma no, papà!.. Era tutto ordinato! Ma ti sei accorto che Olga si alza tutte le mattine alle cinque?!… Ci pensa lei a mettere le cose a posto… Papà è una bellissima giornata di Primavera… Fai colazione che andiamo a fare una bella passeggiata sul lungo mare… Io e te”… “E come, Olga non viene?”… “Olga ha tanto da fare in casa, ha iniziato le pulizie per la nuova stagione… Non è vero Olga?”… “Si! Andate pure voi! Non preoccupatevi di me!”…
“Giulia, voglio fare colazione al mare stando con te!… In quel baretto”… “Allora papà, andiamo a fare questa bella passeggiata?… “Si, certo… Un attimo che salgo su per prendere le mie pillole!”… “Olga!… dimmi qualcosa!”… “Giulia mi credi se ti dico che non so cosa suggerirti?”… “Ma Olga cosa gli diresti al posto mio?… Tra qualche ora io parto per l’Australia! Come glielo devo dire?!”… “Giulia, solo il tuo cuore può suggerirti le parole… Io farei solo inutili discorsi”… “Eccomi Giulia! Andiamo! Che poi per il prossimo fine settimana ho pensato di fare tutte e tre insieme un salto in Sila da quel mio amico che ha un bellissimo agriturismo!… Passeremo una bellissima giornata”… “Va bene papà… Ora vieni che andiamo sul lungo mare a fare una passeggiata”… “Si, dai, andiamo!… Olga, a presto!”… “Giulia, quando entro nella tua auto sento come alcunché di bruciato…
Ma gli fai fare i controlli dell’olio?… La vaschetta dell’acqua è a posto?”… “Ma si papà, la porto puntualmente dal meccanico… eppoi ora starà ferma per un po' in garage”…. “Perchè Giulia?… Perchè starà ferma?… “Niente papà, dicevo”… “Giulia che dicevi?… Mi nascondi qualcosa?… Mannaggia a queste chiavi che mi cadono dalle mani!”… “Papà perché tremi così?… Non mi rendere le cose più difficili!”… “Ma quali cose, Giulia?!… Quali cose sono così difficili?… Perchè accosti la macchina?… Non siamo ancora arrivati al lungo mare!”… “Papà, lasciamo stare il lungo mare… Questo pomeriggio, io parto per l’Australia… Papà!... Mi senti!... Papà!”… “Si, ti sento… ho sentito… riportami a casa”… “Papà, io torno presto!… Non voglio passare la mia vita in Australia!… E’ un periodo della mia vita che passerà velocemente!… Non ti lascio, papà!!!”… “Si, Giulia va bene… riportami a casa… Immagino che tu avrai molto da fare per preparare le ultime cose prima della partenza… Non ti preoccupare per me… Olga è una garanzia… Tra lei e Salvo riuscirò a sentire meno la tua mancanza”… “Papà, non vuoi vedere il mare?”… “No Giulia, ora sarebbe solo un insieme di lacrime a cui aggiungerei le mie… Riportami a casa.-
Walter Perri
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