Roma, sgombero di migranti in piazza Indipendenza. I feriti sono 13
Cronaca Lazio

Roma, sgombero di migranti in piazza Indipendenza. I feriti sono 13

venerdì 25 agosto, 2017

ROMA, 25 AGOSTO - Lo sgombero dei migranti accampati in piazza Indipendenza a Roma di ieri pomeriggio sembra abbia provocato il ferimento di tredici persone. Molte associazioni si sono dichiarate indignate per la violenza utilizzata dalla polizia.[MORE]

Sabato scorso oltre quattrocento persone tra eritrei ed etiopi erano state cacciate dal palazzo di via Curatore, dove vi alloggiavano abusivamente da qualche anno. In molti si sono quindi accampati per strada, e ieri pomeriggio le forze dell’ordine hanno eseguito lo sgombero.

“l'intervento si è reso urgente e necessario dopo il rifiuto di ieri ad accettare una sistemazione alloggiativa offerta dal Comune di Roma”, ha affermato in una nota la Questura di Roma, spiegando che è stato eseguito «soprattutto per le informazioni di alto rischio pervenute, inerenti il possesso da parte degli occupanti di bombole di gas e bottiglie incendiarie.” “All’atto dell’intervento – continuano - le forze dell’ordine sono state aggredite con lancio di sassi e bottiglie.” Gli idranti che sono stati usati contro i migranti hanno quindi permesso di mantenere sotto controllo gli eventuali incendi.

Ad affermare che tredici dei migranti sono rimasti feriti negli scontri è stato Medici senza frontiere, ma la Polizia ha smentito il tutto, affermando di non aver visto medicazioni. “Abbiamo chiamato le ambulanze per cinque persone ferite. Altri avevano fratture e lacerazioni causate dai metodi coercitivi utilizzati dalle forze dell'ordine. Non vi erano ambulanze sul posto al momento dei disordini”. Questa è la testimonianza di un medico di Medici senza frontiere, Francesco Di Donna, che sembra smentire la versione delle forze dell’ordine.

Uno sgombero effettuato in regime di emergenza, senza alcun lavoro sociale previo e senza soluzioni commisurate ai bisogni effettivi delle persone non può essere la risposta a un problema annoso e complesso come la mancata integrazione di tanti rifugiati. Come era facilmente prevedibile dopo giorni di tensione la situazione è degenerata e si è arrivati ad usare la forza contro persone inermi ed esasperate”. Questa è la dichiarazione di padre Camillo Ripamonti, il presidente del Centro Astalli.

I dubbi sulla corretta esecuzione dello sgombero sono stati molti, così come le critiche da parte delle associazioni. La Questura ha quindi dichiarato di voler verificare la corretta esecuzione dell’operazione.

Chiara Fossati

immagine da avvenire.it


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