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ROMA, 5 GIUNO - "Non temo nulla, non ho niente da nascondere". Risponde così la sindaca di Roma, Virginia Raggi, intervistata dal Corriere della Sera, sulla richiesta di Marra sul fatto che lei testimoni al processo, e su possibili danni a causa del contenuto delle loro chat.[MORE]
"La giunta è compatta e lavora", afferma Raggi, "per noi sono importanti i programmi, non le persone. Ho distribuito le deleghe; il nostro prossimo passo è il dossier casa". Ribadisce la sua posizione sui campi rom. Per cominciare ne chiuderà due sui nove autorizzati: "E' l'inizio della fine dei campi rom.
Abbiamo ottenuto 3,8 milioni dall'Unione Europea, quindi i cittadini non spenderanno un euro. Finora, i campi sono costati 24-30 milioni ogni anno: i risparmi potremo destinarli alle fasce più deboli".
Sulla possibilità che le periferie dove è stata votata da molti possano non capire la sua mossa, la sindaca osserva: "In periferia ci abito. L'intervento sui campi rom è importantissimo e richiesto proprio da chi abita in periferia. E non ci fermeremo, faremo controlli sui patrimoni di alcune famiglie molto influenti. Ci sono campi con auto di lusso parcheggiate fuori. Non esiste. O ci si integra con la città, oppure quella è la porta".
Quanto ai lavori sulla legge elettorale, Raggi sottolinea che "2013 l'obiettivo di tutti i governi è sempre stato una nuova legge elettorale. Hanno fallito. Evidentemente, è il caso che intervenga il Movimento: si tratta di responsabilità istituzionale". E sul candidato premier M5S fa sapere: "Io voterò come tutti gli altri attivisti. Aspetto di conoscere i nomi prima di esprimermi". (Ansa)