Roma, protesta autisti Atac contro privatizzazione azienda

Antonella Sica
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ROMA, 29 LUGLIO 2015 - Nessuna bandiera, né di partito né di sindacato, ma solo divisa di servizio e fischietti. E’ la protesta degli autisti e dei macchinisti dell'Atac , scesi in piazza per dire no alla privatizzazione dell’azienda, progetto annunciato dal sindaco di Roma Ignazio Marino per evitare il fallimento della municipalizzata che si occupa di trasporti. [MORE]

Cori e tanti striscioni: «Lavoratori e utenti a difesa della Roma-Lido», «Per nascondere la verità c'hai messo contro l'intera città»; «False promesse e videomessaggi, son stati questi i veri disagi».

Tra i protestanti anche Christian Rosso, l’autista sospeso a tempo indeterminato per aver postato qualche giorno fa su Facebook un video-denuncia in cui spiega i motivi dei disservizi nei trasporti nella capitale.
«Atac mi ha sospeso a tempo indeterminato perché ho pubblicato in un video i veri motivi per cui gli autobus non passano: perché non ci sono mezzi per circolare, non per colpa dei lavoratori», ha detto Rosso. «Siamo tutti Christian Rosso», gridano in coro i colleghi in piazza in segno di solidarietà.

«Stanno creando un martire e lo stanno creando loro, allargando a macchia d'olio questa vicenda. Io sono stato sospeso a tempo indeterminato, dal prossimo 27 agosto non prenderò più lo stipendio perché ho informato i cittadini. Due minuti prima del turno sono venuti a notificarmi la sospensione, ci sono anche rimasti male loro perché nemmeno ho letto il foglio che mi hanno consegnato. Non mi interessa, io voglio davvero che i cittadini sappiano», ha proseguito l’autista sospeso.

«Questa domanda la poteva fare a un politicante del secolo scorso, non a me. Io non mi occupo di amministrazione delle aziende ma di selezionare le persone che devono poi avere la responsabilità strategica delle aziende come gli assessori che a loro volta scelgono i dirigenti e i cda delle aziende di loro competenza. In questa città, purtroppo, in passato è accaduto e continua ad accadere che quando qualcuno deve essere punito o licenziato arrivi la telefonata del politico che dice 'No, ha fatto la campagna elettorale'. A me non me ne frega niente che ha fatto la campagna elettorale di uno di destra o di sinistra. Se fa bene fa bene, se fa male viene giudicato per quello che fa». Questa la reazione del sindaco Ignazio Marino a chi gli chiedeva della sospensione.

«Ieri il neo assessore Esposito ha detto che si prenderà tre mesi di tempo, ma tre mesi non ci sono –hanno detto i lavoratori- Il nostro obiettivo è che il servizio rimanga pubblico, Marino scenda e venga a parlare con noi lavoratori e utenti o riceva una delegazione, perchè se è in buona fede è disinformato».

«Invito l'amministratore delegato dell'Atac a valutare forme diverse di sanzioni», ha replicato il neo assessore comunale ai Trasporti

[foto: ilmessaggero.it]

Antonella Sica
 

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Scritto da Antonella Sica

Giornalista di InfoOggi

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