Roma, Marino ha ritirato le dimissioni. Il Pd ai suoi consiglieri: "Via dal Campidoglio"
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
ROMA, 29 OTTOBRE 2015 - Marino ci ripensa e a tre giorni dalla scadenza del suo mandato ritira le dimissioni da sindaco di Roma presentate lo scorso 12 ottobre. I consiglieri e assessori del Pd sono pronti a lasciare. Hanno già rassegnato le dimissioni il vicesindaco Marco Causi, l’assessore ai trasporti Stefano Esposito, l'assessore alla Scuola Marco Rossi Doria e quella al Turismo Luigina Di Liegri. Nelle prossime ore altri dei 19 esponenti Pd sarebbero pronti a lasciare. Questa è la linea decisa durante l'incontro tra il commissario del Pd a Roma Matteo Orfini e i consiglieri dem. [MORE]
Dopo la fumata nera nell’incontro di ieri sera con Ignazio Marino, Orfini si aspettava una rottura totale e per questo nel pomeriggio al Nazareno ha voluto incontrare i consiglieri Dem. Tutti si sono detti pronti a dimettersi in massa nel caso in cui Ignazio Marino avesse deciso di tornare indietro sulle sue decisioni e restare alla guida del Campidoglio. Una mossa per spiazzarlo e mettere così fine al braccio di ferro tra il primo cittadino e il suo partito, che però non ha scoraggiato Marino.
E adesso si va alla conta. Per staccare la spina al governo del chirurgo dem servono le dimissioni contestuali di 25 consiglieri comunali. Nelle fila del Pd ce ne sono 19. A loro potrebbero aggiungersi l'esponente di Centro Democratico e qualcuno della Lista civica Marino. Per raggiungere quota 25 serviranno i voti dell'opposizione. Un'ipotesi mal digerita in casa Pd visto che alcuni consiglieri hanno detto di essere indisponibili a votare con la destra. Più probabile che chiederà una mano ai due consiglieri della Lista Marchini o al Movimento 5 Stelle. Il Pd romano in ogni caso esce ammaccato dalla mossa a sorpresa di Marino.
L’unica strada per Marino è quella di chiedere la convocazione del Consiglio comunale per confrontarsi con i rappresentanti eletti dai cittadini e chiedere una sorta di investitura in Aula alla sua maggioranza. Se poi Marino non dovesse ottenere la fiducia, la sua posizione cambierebbe e potrebbe dire di essere stato cacciato dal Pd e passare come vittima di altri disegni: "Questa sera, insieme al ritiro delle dimissioni, presenterò alla presidente dell'assemblea capitolina, Valeria Baglio, una richiesta di convocazione dell'aula esprimerò la mia intenzione di avere una discussione aperta, franca e trasparente" ha annunciato Marino: "Ritengo che ci sia un luogo sacro per la democrazia che è l'aula e io sono pronto a confrontarmi con la mia maggioranza per illustrare quanto fatte”.
Ultima ipotesi, nel caso il sindaco riuscisse a ottenere i voti di fiducia per proseguire il suo mandato sarebbe quella di far proseguire l'esperienza di Marino fino a dicembre per poi bocciare il bilancio del Comune, mossa che comporterebbe automaticamente il commissariamento del Comune. Intanto Marino ha convocato la Giunta capitolina questa sera alle 19.30 per affrontare la questione della pedonalizzazione di via dei Fori Imperiali. Come se tutto fosse normale.
Tiziano Rugi