Roma, La Sapienza, scontri tra studenti e polizia. Alta tensione anche davanti al Miur
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Roma, La Sapienza, scontri tra studenti e polizia. Alta tensione anche davanti al Miur

venerdì 13 dicembre, 2013

ROMA, 13 DICEMBRE 2013- Giornata di scontri ieri nella capitale. Mentre in tutta Italia dilaga la “rivolta dei Forconi”, gli studenti romani hanno preso d’assalto l’università La Sapienza con petardi e bombe carta ieri pomeriggio. Altri manifestanti si sono invece dati appuntamento sotto la sede del Ministero dell’Istruzione, tentando di forzare il cordone delle forze dell’ordine.

È rimasta alta la tensione ieri all’università romana La Sapienza, quando un gruppo di studenti ha cercato di fare irruzione nell’aula magna dove era in corso un convegno sulla Green Economy, organizzato dal ministro dell’Ambiente. Il convegno è stato fortemente criticato dal corteo, in quanto visto come “una passerella indegna di politici che hanno voluto l’austerità”. Presenti all’incontro infatti vi erano anche alcuni ministri, tra i quali Saccomanni, Orlando e Lorenzin. Il corteo contava circa un centinaio di persone, che si è radunato davanti alle transenne ed ha cercato di forzare il blocco della polizia. La situazione è degenarta quando gli studenti hanno iniziato a lanciare petardi e bombe carta. Per respingere l’attacco, le forze dell’ordine hanno dovuto usare le cariche di alleggerimento. Due ragazzi sono stati fermati, mentre il resto del corteo proseguiva il giro all’interno della città universitaria, sventolando uno striscione che recitava: “L’Università è di chi la vive, non di chi la distrugge”. Tra i più contestati dagli studenti spiccavano i nomi del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e quello del Consiglio Enrico Letta. “La nostra Università non è una passerella per chi semina austerità. Napolitano e Letta, non siete i benvenuti a La Sapienza!”.

“Siamo per il dialogo, ma il dialogo non è lanciare bombe carte” ha detto il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando, quando una studentessa ha interrotto la conferenza accusando il governo di essere solo chiacchiere. “Abbiamo cercato di affrontare temi importanti che riguardano l’ambiente” ha proseguito Orlando “ma adesso la notizia diventa la contestazione e facciamo fatica a difendere i nostri obiettivi”. Anche il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha voluto esprimere il proprio rammarico per quanto stava accadendo: “Chi butta benzina sul disagio sociale fa un’azione pericolosa perché l’Italia non ha bisogno di essere incendiata ma di aprire una fase di ricostruzione”.

A Trastevere, nel frattempo, un altro gruppo di manifestanti si è trovato sotto la sede del Miur. A protestare erano soprattutto i lavoratori dei servizi in appalto delle scuole. Tra le sigle sindacali presenti spiccavano quelle di Cgil, Cisl e Uil.

Federica Sterza
 

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