Roma, l'assessore Muraro indagata da aprile. Lei: "L'ho saputo a fine luglio"
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
ROMA , 05 SETTEMBRE - In apertura dell'audizione in commissione Ecomafie della sindaca di Roma Virginia Raggi e dell'assessore all'Ambiente Paola Muraro, il presidente della commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati, Alessandro Bratti, ha comunicato: «Informo la commissione di aver indirizzato alla procura di Roma una richiesta formale per conoscere se la dottoressa Muraro sia persona sottoposta a indagini da parte della procura e per quali reati». Bratti fa sapere che a riguardo la procura stessa ha risposto che la dottoressa Muraro è stata iscritta nel registro degli indagati" il "21 aprile 2016». [MORE]
L’assessore, nel rispondere al presidente, che le aveva chiesto se avesse ricevuto notifiche di atti di indagine da cui risultasse la sua qualità di indagata o anche se avesse fatto richiesta per esserne informata ai sensi dell'articolo 335 del codice di procedura penale, ha ammesso di essere al corrente da fine luglio dell’indagine a suo carico per reati ambientali. «A fine luglio – ha detto - io sono venuta a conoscenza di un 335, diciamo così, articolo 256 comma 4».
Dla canto suo, il sindaco Raggi ha affermato di essere «venuta a conoscenza dell'esistenza di un fascicolo a suo nome a fine luglio», precisando di averlo saputo tra «il 18 o il 19 luglio, quando lei ha appreso la notizia dall'avvocato, a fine mese».
«Siamo in attesa di conoscere le carte e l'oggetto dell'indagine - ha aggiunto- Al momento sappiamo solo che c'è un fascicolo aperto a suo nome». In merito all’ipotesi di reato la sindaca ha poi spiegato che «si tratta di una contestazione generica e non c'è ancora alcun avviso di garanzia». «Abbiamo fatto questa valutazione in una riunione nella quale era presente anche l'ex capo di gabinetto e ci ha confortato che si trattasse di una contestazione generica per capire di cosa stiamo parlando. Non appena ci saranno informazioni prenderemo provvedimenti», ha concluso.
L'avvocato difensore della Muraro, Salvatore Sciullo, in precedenza aveva invece affermato: «Non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione giudiziaria, ma siamo a disposizione della magistratura e siamo pronti a consegnare ai pm i due faldoni che la Muraro presenterà in commissione Ecomafie».
Le reazioni della politica
La vicenda ha scatenato dure reazioni politiche. Stella Bianchi, deputata e componente Pd nella Commissione sul Ciclo dei rifiuti, ha dichiarato: «Paola Muraro ha mentito. Sapeva da tempo di essere indagata e ha continuato, con sangue freddo, a sostenere di non sapere nulla di indagini della procura nei suoi confronti». «E sono indagini – ha proseguito- a quanto apprendiamo, su reati come traffico illecito di rifiuti, abuso d'ufficio, truffa, falso in atti pubblici. La Raggi sapeva? Non sappiamo se augurarci, per Roma, che la Raggi fosse connivente o talmente ingenua da non accorgersi di nulla».
«Un avviso di garanzia non è di certo una condanna ma mentire a sangue freddo sulla propria condizione di indagata come ha fatto Paola Muraro è un atto di enorme gravità», ha concluso. «Fuori dalle stanze del Campidoglio gente indagata per reati ambientali gravissimi. Muraro se ne vada via subito. Fuori ! E' indagata dal giorno del Natale di Roma? Evidentemente una data provvidenziale», queste invece le parole senatore Fi Francesco Giro.
[foto: rainews.it]
Antonella Sica