Roma, frode fiscale nel commercio di autoveicoli: 7 indagati
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ROMA, 5 DICEMBRE - I militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Roma hanno eseguito, nelle scorse ore, un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di sette persone, tutte componenti di un’associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale nel settore del commercio di autoveicoli. Le Fiamme Gialle hanno poi dato esecuzione al sequestro di diversi beni mobili e immobili riconducibili agli indagati, per un valore complessivo di 14 milioni di euro.
L’organizzazione, attiva tra la capitale e i Castelli Romani, operava attraverso una fitta rete di società fantasma. Grazie ad un enorme giro di fatture false, gli indagati avrebbero importato autovetture di grossa cilindrata, frodando l’Iva e ottenendo più ampi guadagni nella rivendita. È quanto si legge in una nota diffusa dal Comando provinciale della Guardia di Finanza di Roma.
L’operazione, denominata “Need for speed II” e guidata dalle Fiamme Gialle della compagnia di Velletri, sotto il coordinamento della locale Procura della Repubblica, ha permesso di portare alla luce un articolato sistema fraudolento, che ha visto l’utilizzo e l’emissione di fatture per operazioni inesistenti per un imponibile complessivo di oltre 60 milioni di euro. L’Iva evasa supererebbe i 14 milioni di euro e la maxi-evasione avrebbe generato un illecito giro d’affari di oltre 600 milioni di euro.
Claudio Canzone
Fonte foto: ilmessaggero.it