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ROMA - E domani è il giorno della Cgil. La prima manifestazione con il neo segretario del sindacato più grande d'Italia, Susanna Camusso.
La manifestazione ha come slogan "Il futuro è dei giovani. Più diritti e più democrazia". Dopo aver ospitato i numerossimi manifestanti per la Fiom, dopo 40 giorni piazza San Giovanni ospiterà tutta la Cgil.[MORE]
I cortei saranno 2: uno partirà da piazza dei partigiani e l'altro da piazza della Repubblica.
Nella Capitale è previsto l'arrivo di 2.100 pullman e 13 treni speciali.
Parleranno i rappresentanti "di lotta" degli alluvionati del Veneto, dei migranti di Brescia, degli operai Fiat, dei precari della pubblica amministrazione. Ci sarà anche un messaggio di una donna afghana e tra un intervento e l'altro suoneranno i Modena City Ramblers e Eugenio Bennato.
La Camusso ha annunciato che la Cgil il numero dei partecipanti non lo darà: "Non parteciperemo a questa sorta di circo Barnum che svalorizza quello che c'è. Credo che tutti avranno modo di vedere quanti saremo in piazza senza per questo partecipare a questa sorta di Enalotto sindacale".
La linea sua linea è critica nei confronti dell'operato del governo: "nei due anni trascorsi della crisi economica non si è preoccupato né dell'emergenza occupazionale, né del rilancio del sistema produttivo, l'unica azione avanzata è stato il sistematico attacco ai diritti del lavoro". Cosa serve adesso? "Una nuova agenda politica che individui un futuro che al momento non vediamo perchè manca una prospettiva fondata sul lavoro e che sta creando, sulle spalle dei giovani, solo un grande debito per l'avvenire".
A seconda di quello che sarà il responso della piazza il direttivo della Cgil deciderà se dare corda o meno alla Fiom di Maurizio Landini che da tempo chiede a gran voce la proclamazione dello sciopero generale. La Camusso è possibilista, anche se ha ricordato che "quest'anno abbiamo già fatto tre scioperi generali, uno strumento che va usato con grande prudenza perchè sappiamo quali sacrifici rappresenti per i lavoratori in questa difficile fase".
I partiti che aderiscono ufficialmente sono Sinistra Ecologia e Libertà, Italia dei Valori e Federazione della Sinistra. Il Pd non aderisce ma saranno diversi i singoli rappresentanti, specialmente gli ex Ds, che sfileranno nei due cortei.