Roma, 64enne picchiato a sangue da un tassista per il parcheggio
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ROMA, 3 APRILE 2015 – Erano circa le 13 quando, ieri, Antonio Cavallaro, un uomo di 64 anni, è stato aggredito e picchiato a sangue da un tassista, in piazza Barberini a Roma, per aver parcheggiato la sua auto nel posteggio riservato ai taxi. [MORE]
Tutto si è consumato nel giro di pochi minuti. Il 64enne parcheggia frettolosamente davanti alla farmacia presso la quale si è recato per acquistare un medicinale per il figlio 27enne affetto dalla sindrome di down. Nel frattempo quest'ultimo attende il padre in auto. Poco dopo arriva un tassista romano di 37 anni che inizia ad inveire contro il ragazzo. All’arrivo del padre, il tassista passa all’aggressione fisica, colpendo ripetutamente l’uomo fino a fratturargli lo zigomo sinistro e il femore. Dopo l’aggressione, il 37enne è scappato, mentre Cavallaro era disteso per terra ricoperto di sangue.
Raggiunto da alcuni passanti che hanno avvertito i soccorsi e il 113, l’uomo è poi stato trasportato all’ospedale San Giovanni, dove si trova ancora ricoverato nel reparto di terapia intensiva, in quanto è sopraggiunta anche una crisi cardio circolatoria.
Rintracciato in serata dagli agenti del commissariato di Castro Pretorio grazie ad alcune testimonianze che hanno fornito agli investigatori il numero della targa del taxi, il tassista è stato denunciato per lesioni gravi.
L'assessore alla Mobilità e ai Trasporti e ai Rapporti con l’Assemblea Capitolina Guido Improta ha dichiarato: “Gli uffici del Dipartimento Trasporti e Mobilità di Roma Capitale hanno contattato questa mattina il commissariato di Castro Pretorio per ricevere il verbale elevato nei confronti del tassista che ieri ha aggredito brutalmente un 64enne nei pressi di piazza Barberini. È nostra intenzione applicare nei confronti del tassista le sanzioni più dure previste dal regolamento, ovvero sospenderlo dal servizio, ma purtroppo dobbiamo tornare a ribadire l’urgenza di una modifica normativa in materia".
Improta ha poi aggiunto: "Non possiamo più tollerare che alcuni personaggi, a volte noti e recidivi nei loro atteggiamenti violenti, siano paradossalmente tutelati da un quadro normativo che non opera sulla prevenzione di episodi come quello avvenuto in piazza Barberini. Soltanto in presenza di una condanna definitiva, infatti, a norma di legge, possono venir meno i requisiti di idoneità morale, unica ragione per procedere alla revoca dell’iscrizione al ruolo della Camera di Commercio, indispensabile per il rilascio della licenza. Non potremo pertanto che procedere, anche in questo caso, soltanto ad una significativa sospensione dal servizio”.
(fonte: adnkronos)
[foto: rainews.it]
Antonella Sica