CATANZARO, 14 MARZO 2014 - La costituzione di un’unica azienda sanitaria-universitaria che inglobi, in vista della realizzazione del nuovo ospedale, le attuali aziende “Pugliese-Ciaccio” e “Mater Domini” viene presentata da giorni come la panacea di tutti i ritardi, le criticità e le difficoltà del settore nella città. L’obiettivo dichiarato del sindaco Sergio Abramo è quello di realizzare a Catanzaro il più grande Polo Sanitario della Calabria, che ai cittadini continua a parlare di “Città della Sanità e della Ricerca Medico-scientifica”.
Intrecciare sinergicamente le attività qualificate delle attuali Aziende ''Pugliese-Ciaccio'' e ''Mater Domini'' e i rispettivi presidi ospedalieri, assieme la Facoltà di medicina e chirurgia, la Fondazione Campanella e la rete di strutture private è un progetto davvero ambizioso che non può essere varato senza il coinvolgimento del territorio, i dirigenti medici, i direttori dell’azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio”.
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Davvero l’azienda unica è una strada obbligata perché ad essa è fortemente legata la realizzazione del nuovo ospedale? Il superamento delle criticità, dei dualismi, delle inefficienze, delle antieconomicità si può ottenere solo con l'integrazione funzionale tra Aziende ospedaliere ed Ateneo? Al sindaco Abramo chiediamo di dovrebbe convocare urgentemente, allo stesso tavolo, le parti interessate per affrontare in maniera articolata tutti gli aspetti dell’eventuale integrazione, attraverso una conferenza dei servizi. Meglio sgomberare il campo da convinzioni a senso unico che rischiano di danneggiare ogni tipo di sviluppo progettuale finalizzato al miglioramento della qualità dei servizi.
Roberto Guerriero Capogruppo comunale Psi
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