Roberta Bruzzone al Grandinetti di Lamezia Terme
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LAMEZIA TERME (CZ), 7 GIUGNO 2015 – Quinto e ultimo appuntamento della rassegna del “Sabato del Villaggio” che chiude i battenti in modo strepitoso, l’ospite d’eccezione, Roberta Bruzzone, la bella criminologa notissima al grande pubblico televisivo.
Ancora una volta il teatro Grandinetti gremitissimo, fino all’inverosimile, dominante poi, come sempre, la presenza giovanile in sala. Bruzzone si mostra al pubblico lametino nelle sue vesti consuete: look ben curato e accessoriato, il solito nero, i suoi folti capelli biondi e scarpe gioiello con tacchi a spillo. Sicura di sé, molto sciolta, passionaria e fortemente diretta nel parlare ma anche attenta, simpatica e prodiga di battute e frecciatine ben assestate. Ottime capacità comunicative e una bella e vivace intelligenza sono state il vero punto forza dell’incontro della serata.
Il dialogo si è sviluppato seguendo sempre l’ormai noto filo conduttore della Passione, tema portante degli incontri della XIV Edizione del cartellone del “Sabato del Villaggio”. Raffaele Gaetano, direttore artistico dell’iniziativa, ha incalzato pertanto l’ospite con numerose domande che potessero far luce e chiarezza sulle motivazioni che l’hanno portata alla scelta della inconsueta professione.
La serata, inoltre, è stata intervallata da intermezzi musicali gestiti al piano da due giovanissimi lametini, Caterina Cristaudo e Giovanni Nicotera, voce solista e pianista rispettivamente, che si sono cimentati in due classici brani jazz. [MORE]
Prodiga e ricca di particolari è stata ogni risposta fornita dall’intervistata. L’evento, infatti, in modo insolito, si è piacevolmente protratto per ben quasi due ore senza alcun segno di stanchezza per tutti.
Di indole ribelle, curiosa e sospettosa per natura, di spirito fortemente intraprendente e volitivo, sin da bambina è stata attratta dal mistero. Episodi dell’infanzia condivisi col pubblico in sala hanno, infatti, attestato simpaticamente tale condizione. A suo dire non avrebbe potuto far altro nella vita.
Bruzzone si occupa prevalentemente di omicidi e reati sessuali in qualità di consulente tecnico e, occasionalmente, interviene nei talk show di maggior successo e rilievo nazionale. Il suo lavoro l’assorbe pienamente. Montagne di fascicoli sono suoi inseparabili compagni di vita. Amare la lettura e lo studio sono, pertanto, elementi basilari nella sua attività.
Il suo nome è legato a casi efferati ormai noti: la strage di Erba, l’omicidio Scazzi, il caso Bossetti, la morte di Melania Rea ne sono solo alcuni esempi. Spesso definita colpevolista in pochi casi ha mancato il successo nelle sue operazioni dimostrando le sue valide capacità professionali e la lungimiranza dell’aver ben fatto le sue considerazioni.
Donna capace di emotività ma di modulazione e corretta gestione della stessa, trova che questo sia elemento imprescindibile per chiunque si approcci a tale professione. L’emotività, infatti, gioca brutti scherzi e impedisce di veder chiaro ciò che si presenta sulla scena del delitto inficiando irrimediabilmente la possibilità di venire a capo della situazione.
Il dialogo si è concluso, come sempre, sulle note del libro del cuore che per Bruzzone è la trilogia Millenium di Stieg Larsson. La criminologa, infatti, asserisce di rivedersi molto nei panni della protagonista femminile pur questo non deponendo molto a suo favore. Il motivo portante che la attrae è che in essa vede la forza di un grande riscatto e per questo, a suo giudizio, il libro, scritto con maestria, andrebbe letto da tutti.
Simona Barberio