Delianuova-Rosarno finisce in rissa: venti tifosi identificati e denunciati, in arrivo DASPO


Rissa dopo la partita Delianuova-Rosarno: 20 tifosi denunciati, in arrivo DASPO
Delianuova (RC) – Il calcio dovrebbe unire, ma talvolta diventa teatro di violenza. È quanto accaduto il 30 marzo scorso a Delianuova, dove una partita valida per il campionato di Promozione calabrese, tra il Delianuova e la Virtus Rosarno, si è trasformata in un episodio di cronaca.
Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, al termine dell'incontro – già segnato da momenti di tensione sugli spalti – un gruppo di tifosi locali avrebbe raggiunto alcuni sostenitori avversari che stavano lasciando l’area del campo sportivo. Ne è nata una violenta rissa, che ha richiesto l'intervento delle forze dell’ordine impegnate nel servizio di ordine pubblico.
Nonostante la prontezza dell'intervento, i militari hanno dovuto faticare per riportare la calma, chiedendo anche rinforzi per riuscire a separare definitivamente i due gruppi. I tafferugli, brevi ma intensi, hanno creato momenti di forte tensione anche per i residenti della zona.
Dopo i fatti, sono partite le indagini per identificare i partecipanti agli scontri. Grazie all’analisi dei filmati e alle testimonianze raccolte, venti persone sono state denunciate in stato di libertà. Tra loro, anche alcuni che avrebbero scavalcato le barriere e ignorato i richiami dei carabinieri, contribuendo a rendere ancora più critico l’intervento.
Per tutti gli indagati è stata avviata la procedura per il divieto di accesso alle manifestazioni sportive (DASPO). Una misura che, se approvata, impedirà loro di assistere a qualsiasi evento sportivo su tutto il territorio nazionale per un determinato periodo.
Sicurezza e sport: serve una riflessione collettiva
Questo episodio riaccende il dibattito sul ruolo della sicurezza negli impianti sportivi e sulla necessità di promuovere una cultura del tifo sano e responsabile, soprattutto nei campionati dilettantistici.
Delianuova e Rosarno, due realtà diverse ma vicine, devono ora confrontarsi con l'ombra di un evento che ha rischiato di oscurare il valore aggregante dello sport. (Immagine archivio)