Rinvenuta tomba etrusca intatta del VI secolo a.C
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VITERBO, 22 SETTEMBRE 2013-Quasi non ci credevano. E' rimasta intatta per 2.600 anni e gli archeologi dell'Università di Torino e della Soprintendenza per i Beni archeologici dell'Etruria meridionale si sono trovati di fronte a qualcosa di straordinario. Nella necropoli etrusca della Doganaccia a Tarquinia, in provincia di Viterbo, ieri è stata rinvenuta una tomba del VI secolo a.C., con all’interno le ossa di un principe ed oggetti, anche in oro. La particolarità consiste nell'unguentario ancora appeso a un chiodo e per questo è stata battezzata "Tomba dell'Aryballos sospeso".
«L’ultima tomba non violata è stata trovata più di trent’anni fa ma era crollata – ha spiegato Alessandro Mandolesi, professore di Etruscologia e antichità italiche all’università di Torino -. Questa è assolutamente intatta e potrebbe riservare altre sorprese».
«Una scoperta straordinaria che impreziosisce il patrimonio archeologico e culturale del nostro territorio». Con queste parole il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha commentato l’eccezionale scoperta della Doganaccia a Tarquinia. «Grazie all'impegno e alla tenacia degli archeologici dell'Università di Torino e della Soprintendenza per i beni archeologici dell'Etruria meridionale - ha sottolineato Zingaretti - è stato possibile riportare alla luce una tomba completamente intatta che conserva ancora al suo interno le ossa di un principe. Una scoperta di grande pregio che, sono certo, riserverà ancora sorprese. Per questo voglio complimentarmi con tutti coloro che stanno ancora lavorando per il ritrovamento di altri rarissimi reperti – ha concluso - contribuendo così all'arricchimento di un territorio che ogni anno richiama migliaia di turisti».
I lavori di scavo, che sono stati finanziati da imprenditori privati, proseguiranno anche in futuro perché il Tumulo del Principe potrebbe riservare altre grandi scoperte.[MORE]
Davide Scaglione