Riforma Pa, arriva il primo "si" del Senato, ma le opposizioni non votano

giovedì 30 aprile, 2015

ROMA, 30 APRILE 2015 - Il Senato ha oggi approvato il documento di riforma della Pubblica Amministrazione con 144 voti favorevoli.[MORE]

LA VOTAZIONE E IL PARERE DELLE OPPOSIZIONI

Nessun contrario e un astenuto oggi a Palazzo Madama, ma non hanno partecipato alla votazione M5S, Forza Italia, Sel, Lega e Gal, il testo potrà dunque passare in seconda lettura alla Camera. La ragione per cui le opposizioni non hanno partecipato al voto riguarda l'eccessiva ampiezza e indeterminatezza della delega, che presenterebbe, secondo le opposizioni, profili di incostituzionalità. Inoltre, temi su cui i partiti si trovano contrari sono l'accorpamento del Corpo Forestale ad altre forze di polizia, situazione che potrebbe minare le competenze specifiche del corpo, e, da Sel e M5S, la "delega in bianco" su servizi pubblici locali che non garantirebbe il controllo e la direzione del servizio idrico da parte del settore pubblico. Forza Italia e Lega Nord si sono invece opposti ai provvedimenti riguardanti le Camere di Commercio, che prevederebbero un tetto per gli stipendi dei vertici amministrativi delle società controllate dalle Camere di commercio e il transitamento, per i manager, "dal ruolo unico dei dirigenti statali a quello dei dirigenti regionali".

LE NOVITA' DEL PROVVEDIMENTO

Tra le innovazioni presentate all'interno del documento, si annoverano il ruolo unico dei dirigenti pubblici mediante l'unificazione delle amministrazioni, (non regionali per il quale inquadramento, invece, si opererà a parte) manovra che avrà lo scopo di agevolare la mobilità e le semplificazioni indi ridurre e evitare carenze o esuberi di personale. La durata degli incarichi, i dirigenti, infatti, rimarrebbero in carica 4 anni, con un possibile rinnovo per altri 2 esercizi, condizione che non si applicherà ai diplomatici grazie ad un emendamento proposto da Casini. Novità anche sul campo delle infrazioni dei dipendenti, con l'introduzione di un catalogo disciplinare, commissioni di valutazione e elenco delle infrazioni, nonché specifici termini d'azione per i dirigenti. Si cercherà infine di favorire il ricambio generazionale promuovendo orari flessibili e la possibilità, per il personale prossimo al pensionamento, di ridurre spontaneamente le ore lavorative senza variazioni sulla contribuzione previdenziale. Degno di nota il provvedimento che permetterebbe la totale, completa accessibilità on-line, per gli utenti, ai servizi e alle informazioni riguardanti la Pa.

LA CONTESA SULL'ACQUA

Sono stati respinti, oggi, tutti gli emendamenti proposti da Sel e M5S riguardanti la garanzia dei servizi pubblici idrici, emendamenti esposti in linea con quanto determinato dal referendum 2011, e l'autogestione del servizio per i piccoli comuni. Invece è stato accolto l'ordine del giorno della Lega che impegnerebbe, il governo, a dichiarare la natura pubblica dell'acqua.

IL COMMENTO DEL MINISTRO MADIA

"Vado alla Camera con l'intento di migliorarla ancora" ha dichiarato il ministro Madia dopo l'approvazione, al Senato del ddl, continuando "credo che un provvedimento così articolato e importante non possa non avere una discussione approfondita e seria nei due rami del Parlamento" e aggiungendo "vogliamo valorizzare e non svilire la figura del prefetto, alla Camera lo espliciteremo, visto anche il loro ruolo nella gestione dell'immigrazione".

IL PLAUSO DI CONFINDUSTRIA

Giunge l'approvazione anche da Confindustria "un passo importante per realizzare in Italia un sistema amministrativo efficiente e moderno” un documento che avrebbe il merito di affrontare temi cruciali per gli industriali "conferenza di servizi, l'organizzazione dell'amministrazione periferica dello Stato, la struttura e le funzioni del sistema delle Camere di Commercio, la dirigenza pubblica, le società partecipate". Industriali che auspicano di "chiudere il percorso della riforma entro la fine del 2015”.

Fonte foto: corrierecomunicazioni.it

Ilary Tiralongo

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