Riforma Madia, OK del Consiglio dei Ministri al taglio delle partecipate
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ROMA, 17 FEBBRAIO 2017 - Via libera dal Consiglio dei Ministri a due dei tre decreti correttivi della riforma Madia della Pubblica amministrazione. [MORE]
La riunione, durata poco meno di un'ora, ha esaminato il decreto bis sulle partecipate pubbliche e quello sui licenziamenti lampo dei cosiddetti "furbetti del cartellino", che resta invariato nell'impianto. Il terzo decreto, che riguardava il riordino dei dirigenti delle Asl, è stato rimandato alla prossima riunione vista l'assenza del ministro della Salute Beatrice Lorenzin.
I "furbetti del cartellino" colti in flagranza - anche attraverso videocamere e sistemi di registrazione delle presenze - saranno subito sospesi senza stipendio e il licenziamento arriverà nel giro di un mese. Il dipendente, inoltre, rischia anche di risarcire l'amministrazione per i danni di immagine, con una multa non inferiore a sei mesi di stipendio.
Per quanto riguarda il taglio delle società partecipate, invece, slittano dal 23 marzo al 30 giugno i termini per la presentazione del piano di razionalizzazione e per gli elenchi degli esuberi. Differito al 31 luglio il termine per l'adeguamento in tema di governance.
I decreti approvati oggi sanano i difetti evidenziati a novembre dalla Corte Costituzionale che li aveva bocciati a seguito di un ricorso della Regione Veneto. Nella fattispecie, la Corte Costituzionale aveva stabilito che non era sufficiente il semplice "parere" della Conferenza Stato-Regioni ma era necessaria "un'intesa" tra le parti.
Slitta, invece, alla riunione di Giovedì 23 febbraio l'approvazione del Testo unico del pubblico impiego, che era atteso per oggi in Consiglio dei ministri. Il ministro Marianna Madia sta limando il testo finale anche alla luce del confronto avuto con le rappresentanze sindacali a Palazzo Vidoni due giorni fa. Il Testo unico deve essere approvato entro il 28 febbraio per poi passare all'esame del Parlamento.
Daniele Basili
immagine da lagazzettaennese.it