Riforma Gelmini approvata alla camera tra scontri e proteste in tutto il paese
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ROMA, 1 DIC. – La riforma Gelmini ha ottenuto ieri la maggioranza alla Camera e passerà ora al Senato in terza lettura. Erano le 20, circa, quando il ddl ha ricevuto 307 sì, contro 252 no, 7 deputati si sono astenuti su 566 presenti alla votazione. Una votazione giunta al termine di una giornata di proteste in tutta Italia. Secondo l'Unione degli Universitari sarebbero 400mila gli studenti che hanno occupato tetti, stazioni, strade, autostrade e monumenti, esponendo striscioni con il loro dissenso.[MORE]
Ieri la protesta si è concentrata nelle stazioni, 16 sono state occupate con disagi per il traffico ferroviario, a Bologna un fiume di studenti ha bloccata la A14. Duri scontri tra manifestanti e forze dell’ordine in particolare nella capitale.
“L'approvazione della riforma - commenta il ministro Mariastella Gelmini - è un cambiamento epocale se vogliamo allineare il nostro sistema all'Europa”. “La riforma universitaria è un fatto importante, una tra le più importanti della legislatura, - continua il ministro - spiace averlo dovuto fare in un clima di tensione sociale”. Soddisfazione anche da parte del premier Silvio Berlusconi “quella in Parlamento è una buona riforma che favorisce gli studenti, i professori e più in generale tutto il mondo accademico. Dall’opposizione i toni sono meno ottimisti, “Il governo non sarà in grado di portare a termine questa riforma nella sua applicazione” dichiara il leader Pd, Pier Luigi Bersani.
Cristina Reggini