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FIRENZE, 28 SETTEMBRE 2012- Il governo ha approvato oggi un decreto che trasforma la Croce Rossa italiana in un'associazione indipendente. Per decenni la società nazionale dell’organizzazione mondiale fondata da Henry Dunant è stata un'istituzione statale, un aspetto che a livello internazionale era considerato una vera e propria anomalia. Il provvedimento azzera inoltre, entro il 2015, la presenza dei militari, che l'anno prossimo passeranno da 1.200 a 300.
Nei prossimi mesi finirà il commissariamento dell'Ente da parte del governo e saranno i volontari a eleggere il proprio presidente e le altre cariche. Successivamente verrà approvato il nuovo statuto, redatto anch'esso dai membri della Cri.
Dal gennaio 2014 sarà costituita una nuova associazione privata di interesse pubblico che svolgere tutti i compiti svolti dai volontari, mentre il vecchio Ente Croce Rossa gestirà fino al 2016 - anno in cui sarà sciolto - il patrimonio e i relativi debiti, e dovrà a ricollocare il personale che non sarà assunto dall'associazione con contratto di diritto privato.
In un comunicato Francesco Rocca, ultimo commissario dell'ente ha dichiarato "Oggi è nata la Croce Rossa Italiana del domani. Vengono sanciti alcuni principi fondamentali per il futuro. Prima fra tutti l'autonomia dell'Associazione che, così, non sarà più condizionata come purtroppo accaduto troppe volte nel passato. Dopo un percorso durato anni, la Cri si riposiziona a tutti gli effetti nell'ortodossia del Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa".
Lo stesso commissario Rocca ha poi puntualizzato circa le preoccupazioni inerenti alla gestione del personale "Ai dipendenti che sono preoccupati per il processo di cambiamento in atto garantisco il massimo impegno affinché tutti insieme si possa non solo salvaguardare gli attuali livelli occupazionali e mantenere il nostro tradizionale ed importante ausilio alle Forze Armate, ma espandere ulteriormente le nostre attività e straordinarie capacità operative".[MORE]
Davide Scaglione