Rifiuti, l'assessore Pugliano lancia un appello ai calabresi
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CATANZARO, 04 APRILE 2014 - Preoccupato dalla prossima scadenza dell’ordinanza contingibile ed urgente n° 146, emessa dal Presidente Scopelliti, che ha consentito il conferimento dei rifiuti indifferenziati in discarica, e dalla scarsissima partecipazione dei Sindaci ad incontri convocati, insieme al direttore generale, Bruno Gualtieri, per sollecitare gli Enti locali ad attivare seriamente e responsabilmente la raccolta differenziata, l’assessore regionale all’ambiente Francesco Pugliano lancia alla cittadinanza calabrese – attraverso un comunicato dell’ufficio stampa della Giunta - il seguente appello:
“L'emergenza rifiuti, che vive la Calabria, è una patologia che, come tante altre, è difficile e costosa da curare, semplice, invece, da prevenire. La principale causa che la determina, infatti, è il disimpegno e l'insensibilità a ridurre la produzione dei rifiuti, attraverso la raccolta differenziata, che ci fa registrare percentuali misere ed incivili. Nonostante il D.Lgs. 22/97 (Decreto Ronchi) stabilisse l'obiettivo del 35%, quale percentuale da raggiungere entro l'anno 2000, ed il D.Lgs. 152/2006 quello del 65%, da raggiungere entro il 2012, in Calabria siamo al 13%. Tali percentuali dovrebbero farci arrossire di vergogna, specie se prendiamo in esame la produzione pro-capite di raccolta differenziata da imballaggi (carta, cartone, plastica, vetro, alluminio, ferro), che in Calabria è di 21 Kg all'anno, rispetto ai 90 Kg del Nord, ai 65 Kg del Centro e ai 40 Kg del Sud. Oltre 20 anni, quindi, di ritardi, in Calabria, per l'organizzazione di una corretta ed efficiente gestione dei rifiuti, 16 dei quali in gestione commissariale, che ha utilizzato risorse finanziarie ingentissime e poteri straordinari.
[MORE]Incalcolabili i danni procurati dalla insignificante percentuale di raccolta differenziata, in questi anni, per l'ambiente, per la salute e l'economia dei calabresi. Per l'ambiente, perché milioni di tonnellate di rifiuti, che potevano essere recuperati e riciclati, sono stati, invece, smaltiti in discariche, talvolta abusive, quindi senza requisiti di sicurezza, occupando e sperperando suolo. Per la salute, perché oltre 700 siti censiti in Calabria, potenzialmente inquinati, di discariche dismesse, che vanno messi in sicurezza e/o bonificati, sono un rischio. Per l'economia, perché trattare e smaltire i rifiuti, senza raccolta differenziata, ha aumentato, notevolmente, i costi di gestione per svariate centinaia di milioni di euro, che hanno pagato i cittadini con la tariffa.
Serve, allora, uno scatto d'orgoglio, senza aspettare Godot, una presa di coscienza, una nuova responsabilità a fare da noi, cambiando approccio culturale e comportamenti, riducendo la produzione dei rifiuti attraverso una seria ed attenta raccolta differenziata.
Diversi buoni motivi, quindi, per non perdere altro tempo e procurare alla Calabria ed ai Calabresi ulteriori e gravi danni:
1-Sforzarsi a raggiungere, prima possibile, le percentuali del 35-40% di raccolta differenziata significherebbe raggiungere l'autosufficienza ed efficienza territoriale in diversi territori della Calabria e, nello stesso tempo, trasformare 400/500 tonnellate di rifiuti al giorno in risorse che producono reddito, anziché un grave problema, visto che oggi non trovano collocazione in impianto e restano per le strade, a creare rischi.
2-Diminuirebbero i costi di trattamento e smaltimento e, quindi, le tariffe da far pagare ai cittadini, per diverse decine di milioni all’anno.
3-Aumenterebbero i ricavi per la vendita delle frazioni recuperate attraverso la differenziata. La Calabria perde altri 25 milioni circa all'anno di mancate entrate.
4-La Regione sta definendo il regolamento applicativo della Legge n° 18, approvata dal Consiglio regionale ad aprile 2013, che renderà variabile, e non più fissa, la tariffa, diminuendola per i Comuni e, quindi, per i cittadini che superano una determinata percentuale di differenziata ed aumentandola per i Comuni e, quindi, per i cittadini che non raggiungono quella percentuale.
5-Le frazioni riciclate possono essere messe sul mercato, per realizzare, anche in Calabria, con il sostegno finanziario della Regione, attività di riciclo e di trasformazione, creando sviluppo ed occupazione.
Per tali motivi l'appello rivolto ai Sindaci calabresi ad un impegno straordinario, che garantisca ai cittadini gli strumenti necessari a realizzare un servizio efficace di raccolta differenziata, portando il territorio fuori dalla emergenza, a tutela della qualità della vita delle comunità amministrate. Ai cittadini, innanzitutto, l'appello a pretendere dalle amministrazioni locali un servizio di raccolta differenziata serio ed efficace, a tutela dei propri interessi. Poi l'appello a garantire la massima collaborazione e partecipazione a differenziare, tenendo in ordine e pulito il territorio, con lo stesso impegno e la stessa passione che dedichiamo a tenere pulita ed ordinata la nostra casa, perché, diversamente, non potremo aspettarci che qualcuno venga a visitarlo, se dovessimo lasciarlo nelle condizioni in cui versa oggi il territorio”.
Notizia segnalata da Regione Calabria