Comuni Virtuosi. Maida, Sindaco Paone. Rifiuti, deliberato il piano di rientro debito con la Regione
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Rifiuti, il Comune di Maida ha deliberato il piano di rientro per il debito di 83 mila euro con la Regione
MAIDA – 11 MAG - Continua l’impegno dell’amministrazione comunale di Maida nel “rimettere i conti in ordine”, in seguito ai debiti ereditati dalla precedente gestione. Con delibera di consiglio dello scorso 3 maggio è stato approvato il piano di rientro per il debito sui rifiuti verso la regione Calabria di 83.000 euro (relativo al 2016 e 2017) dilazionato in 10 anni. Con questa operazione il Comune di Maida ha regolamentato la propria posizione debitoria nei confronti della Regione Calabria fino al 31.12.2020, mentre nel corso di quest’anno continua a liquidare puntualmente in anticipo il dovuto all’Ato, con versamento bimestrale. L’attuale transazione si è aggiunta a quella formalizzata lo scorso anno, sempre sul capitolo dei rifiuti, attraverso un’anticipazione di liquidità di 555.094,54 euro.
In questi anni l’amministrazione comunale di Maida si è impegnata, riuscendoci, a rimettere ordine nei conti comunali, nonostante le minori entrate registrate nell’ultimo periodo pandemico. In particolare, l’aver ricostruito i debiti verso legali e contenziosi accumulati nelle precedenti gestioni per un ammontare complessivo di 624.251,00 euro che sono stati accantonati nel rendiconto di gestione dell’anno 2019, oltre alle posizioni debitorie aperte da decenni verso la regione Calabria, è riprova del grande lavoro fatto su questo fronte. La messa in sicurezza dei conti comunali è passata anche attraverso un importante risparmio determinato dalla rinegoziazione dei mutui, premessa per poter programmare nuovi investimenti futuri.
“Proprio in queste settimane stiamo provando a definire un’altra difficile posizione debitoria – afferma il sindaco di Maida, Salvatore Paone - ereditata dalla passata gestione amministrativa e rimasta aperta per anni nei confronti della Regione Calabria. Riguarda il debito idrico per gli anni che vanno dal 1998 al 2004, per un ammontare complessivo, comprensivo di sanzioni e interessi, pari a circa un milione di euro. Anche in questo caso come per i rifiuti il nostro obiettivo è quello di evitare contenziosi, regolarizzare e dilazionare nel tempo la posizione”.