Revisori Legali apprezzano ultima nota Ministero Economia e Finanze sulle novità del programma di aggiornamento professionale
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ROMA 11 FEB. - Il Consiglio Nazionale Revisori Legali esprime il massimo apprezzamento al Ragioniere Generale dello Stato Dr. Biagio Mazzotta, all’intendente Generale Capo di Finanza Dr. Gianfranco Tanzi e a tutto il team “Revisori Legali e revisione legale” nonché al Comitato didattico per la formazione continua dei Revisori Legali (costituito con determina del Ragioniere Generale dello Stato n. 186 del 19/12/2022) Programma per la reintroduzione, seppur ancora in forma ridotta rispetto alle nostre richieste ed alle norme cogenti, delle materie non caratterizzanti della categoria “B” e “C” di cui alla Determina RGS prot.n.21513 del 06/02/2023.
Un ringraziamento particolare a tutte le forze politiche, sociali e di categoria nonché ai partners tecnici ed istituzionali ed a tutti gli iscritti che hanno contribuito a rafforzare l’immagine e la maggiore rappresentatività dell’Unione Nazionale Revisori Legali nonché la reputazione di tutta la categoria della professione regolamentata dei Revisori Legali e loro tirocinanti.
Nel proseguire nei nostri scopi statutari ed istituzionali - ovvero nell’attenderci, dopo tre anni di assenza, la indizione permanente, almeno una volta l’anno, dell’esame di Stato per l’idoneità all’esercizio della revisione legale e per gli effetti all’esercizio della professione regolamentata del Revisore Legale -restiamo a disposizione delle istituzioni e delle pubbliche autorità per ogni supporto tecnico, professionale e organizzativo sia per l’esame di stato che per la partecipazione alle commissioni tecniche presso il MEF.
Teniamo a ricordare che la professione regolamentata ex D. Lgs. 39/2010 e s.m.i. dei Revisori Legali (al pari delle altre professioni regolamentate seppur organizzata in forma associativa e non ordinistica per ovvie ragioni di rispetto del requisito dell’INDIPENDENZA al pari degli altri organi di controllo quali la MAGISTRATURA) seppur indicata nell’art. 358 c.1 lett. C) del D. Lgs. n.14/2019 non necessita di ulteriore formazione di 200 ore perché già offre evidenti garanzie pubbliche elencate a puro titolo esemplificativo ancorché non esaustivo:
Per accedere alla professione ha l’obbligo:
di una laurea su scienze giuridiche, politiche, dell’amministrazione, attuariali, bancarie ed economiche;
di un tirocinio di 36 mesi (il doppio delle altre professioni regolamentate);
di un esame di stato su 19 materie obbligatorie (maggiori delle altre professioni regolamentate);
l’obbligo del requisito di indipendenza, onorabilità e reputazione esteso anche a livello internazionale;
Per permanere nella professione ha l’obbligo:
della formazione permanente continua su materie caratterizzanti e non caratterizzanti (tra le quali il diritto della crisi d’impresa) non inferiori alle 120 ore annue in varie specializzazioni per mantenere il requisito dell’indipendenza oggettiva;
di tutelare in qualità di pubblico ufficiale, nella fase preventiva non patologica, l’ordine pubblico economico analogamente al ruolo Notarile di tutelare l’ordine pubblico giuridico;
l’obbligo di monitorare almeno una volta l’anno il requisito di indipendenza soggettiva ed oggettiva, onorabilità e reputazione esteso anche a livello internazionale;
È sottoposta a diversi controlli pubblici vigilanti per specializzazione
è sottoposta ad un primo livello di controllo generalmente esteso cui possono avere accesso tutti i portatori di interessi attraverso il Consiglio di Disciplina istituito statutariamente presso Unione Nazionale Revisori Legali (organizzazione maggiormente rappresentativa, firmataria di CCNL e partecipata statutariamente da enti pubblici ordinistici e non ordinistici che si sta sottoponendo volontariamente anche al controllo pubblico sugli atti prefettizio) e partecipato anche da enti pubblici ordinistici non in conflitto con il requisito dell’indipendenza;
è sottoposta ad un secondo livello di controllo attraverso la Commissione Centrale Revisori Legali istituita presso M.E.F.;
è sottoposta ad un secondo livello di controllo sull’attività caratterizzante da parte di apposita commissione MEF per estrazione a sorte ai sensi Principio di Revisione ICQ1 sul Controllo di Qualità del lavoro svolto;
è sottoposta al controllo per specializzazione di diversi enti pubblici, elencati a puro titolo esemplificativo ancorché non esaustivo: Ministero Interno-Finanza Locale; Ministero Giustizia, M.E.F., Banca D’Italia, CONSOB, MIMI ex MISE, Ministero Lavoro, Corte dei Conti … .
È così che il Presidente del Consiglio Nazionale Stefano Mandolesi rappresenterà l’apprezzamento al Ministro Giorgietti, al vice ministro Maurizio Leo, al Ministro Nordio al sottosegretario con delega alle professioni Sisto ed ai vertici di Via Arenula e di Via XX Settembre.