La "riserva" dell'Italia sulla revisione di bilancio pluriennale Ue
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ROMA, 15 NOVEMBRE - L'Italia “conferma la riserva” alla proposta di compromesso fatta dalla presidenza slovacca per la revisione di medio termine del bilancio pluriennale (2014/2020) dell'Unione europea.[MORE]
A renderlo noto è il sottosegretario agli Affari Europei Sandro Gozi, al termine del Consiglio Affari Generali a Bruxelles, precisando che mancano garanzie per l'aumento di risorse “a favore delle nostre priorità" più impellenti, come l’immigrazione e la messa in sicurezza post terremoto. "Siamo molto stanchi delle ambiguità e delle contraddizioni europee. Siamo molto stanchi di un'Europa che dice alcune cose e poi non le fa", aggiunge Gozi.
"Nella giornata di oggi, come avevamo annunciato, abbiamo messo il primo veto nella discussione sul bilancio. Lo ha fatto il sottosegretario Gozi a mio nome a Bruxelles" conferma il premier Matteo Renzi durante la cerimonia di inaugurazione della 'Torre Biologica Ferdinando Latteri' presso l'università di Catania. I negoziati fra i ventotto Paesi comunitari, iniziati da poco, riguardano una proposta di revisione di medio termine del quadro finanziario pluriennale 2014-2020, su cui la presidenza di turno slovacca sta cercando di ottenere l'approvazione del Consiglio Ue.
Il quadro finanziario pluriennale, al contrario del bilancio annuale, può essere approvato solo all'unanimità, quindi ogni Stato membro ha un diritto di veto. Per il momento, più che un veto vero e proprio, quello italiano è un preannuncio di veto. "L'Italia si oppone alla revisione del bilancio pluriennale – afferma il sottosegretario -. Il veto si pone quando c'è una votazione formale, che oggi non è prevista, quindi il termine giusto per il momento è 'riserva', e noi abbiamo posto la nostra riserva".
Gozi aggiunge poi che "siamo stati l'unico Paese a farlo, bloccando di fatto la visione di medio periodo" che era stata proposta. La stessa Europa che, come ricorda Gozi, "in questi mesi ha parlato di sicurezza e di immigrazione, di fare di più contro la disoccupazione giovanile e di diventare meno tecnocratica, di essere capace di rispondere meglio alle esigenze dei cittadini", nella discussione in corso prevede invece tagli "su immigrazione e sicurezza, sulle risorse europee per i giovani, sulla lotta contro la disoccupazione giovanile, su un programma di successo come Erasmus o su Horizon 2020", il programma comunitario di ricerca.
"Non posso assolutamente accettare riduzioni e tagli su questi punti", chiosa Gozi. "Ci auguriamo – puntualizza - che la nostra posizione spinga l'Ue ad essere più coerente con se stessa e a mettere a disposizione più risorse per queste priorità politiche. E non a parlarne senza metterci le risorse adeguate: a mettere i soldi dove mette le parole. Vogliamo che l'Europa si svegli davvero, e che su certi punti ci siano dei veri progressi".
Luna Isabella
(foto da infooggi.it)