ROMA, 11 GIUGNO 2014 - Governo battuto alla Camera, dove oggi è stata approvata la norma che introduce la responsabilità civile per i magistrati. Con 187 voti favorevoli e 180 contrari, infatti, l'aula si è espressa con voto segreto in favore dell'emendamento presentato dalla Lega alla legge Comunitaria. In questo modo l'opposizione ha battuto la maggioranza, dopo che Governo e commissione avevano espresso parere contrario.
Il testo approvato era stato proposto dal leghista Gianluca Pini e recita: «chi ha subito un danno ingiusto per effetto di un comportamento, di un atto o di un provvedimento giudiziario posto in essere dal magistrato in violazione manifesta del diritto o con dolo o colpa grave nell’esercizio delle sue finzioni ovvero per diniego di giustizia può agire contro lo Stato e contro il soggetto riconosciuto colpevole per ottenere il risarcimento dei danni patrimoniali e anche di quelli non patrimoniali che derivino da privazione della libertà personale».[MORE]
Immediata la reazione dell’Associazione Nazionale Magistrati, intervenuta sottolineando che la norma mostra «evidenti profili di illegittimità costituzionale» e chiarendo che è «grave e contraddittorio che si indebolisca l’azione giudiziaria proprio mentre la magistratura è chiamata a un forte impegno contro la corruzione».
Sulla questione si è espresso anche il Presidente Napolitano, che ha affermato: «La tutela dell’indipendenza assicurata al giudice dagli ordinamenti non rappresenta un mero privilegio», sottolineando che è necessario «il giusto bilanciamento» tramite il rispetto da parte dei magistrati dei principi deontologici.
Valentina Vitali
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