Renzi alle 16 al Colle con la lista dei ministri, ma nel PD c'è aria di scissione
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ROMA, 21 FEBBRAIO 2014 - Alle 16 di questo pomeriggio i giochi saranno finalmente terminati e Matteo Renzi presenterà i nomi dei suoi ministri al Presidente della Repubblica, Napolitano.
Non sono stati giorni facili per il neo premier che ha dovuto combattere una battaglia su più fronti. Innanzitutto gli alleati del Nuovo Centro Destra, guidati da Alfano e non intenzionati a concedere altro spazio a Renzi: il loro leader deve stare al governo e deve essere nominato premier in seconda, ma Matteo non ci sta ed è costretto a rispondere con un aut aut lapidario: «O resti vicepremier o ministro dell'Interno».
Così la lista dei ministri sbandierata ieri al Senato da Roberto Formigoni, in cui non compariva il nome di Angelino Alfano ha subito altri cambiamenti. Fino all’ultimo minuto si gioca a riempire caselle e scacchiere per non lasciare scontento nessuno ed evitare un precoce crollo della maggioranza.
Alfano ci sarà ed insieme a lui altri tre ministri in quota Ncd. Poi ci saranno i cuperliani, un po’ infastiditi dal loro leader perché lasciati fuori dalle trattative che, lo sfidante di Renzi nella corsa per la segreteria, Gianni Cuperlo, ha voluto gestire in prima persona e senza condizionamenti (tranne quelli di D’Alema s’intende).
Nel frattempo nel Partito Democratico si sente area di imminente scissione. Civati ed il suo piccolo gruppo di parlamentari sostenitori non voteranno la fiducia a Matteo Renzi e sarebbero pronti a lasciare la maggioranza e lo stesso PD, formando un nuovo gruppo parlamentare probabilmente con i dissidenti grillini dell’ultima ora per i quali è già pronto l’espulsione dal Movimento: Lorenzo Battista, Fabrizio Bocchino, Francesco Campanella e soprattutto il senatore Luis Orellana.
D’altronde molto chiare sono state le parole di Felice Casson, senatore dell’area civatiana, che stamattina ha voluto ribadire quanto difficile sia «convivere con questo PD, non so come finirà» e non esclude la possibile fuoriuscita del gruppo dal Partito Democratico.
L’attenzione resta comunque concentrata sull’asse di maggioranza tra Renzi ed Alfano. Oggi scopriremo fino a che punto il leader del Ncd abbia tirato le briglie del Presidente del consiglio incaricato. Perché la lista dei ministri che oggi Renzi presenterà a Napolitano non dirà solo chi ci governerà, ma sarà palese conseguenza del “come” e del “fin quando”.[MORE]
Sergio Sulmicelli
(immagine da: repubblica.it)