Renzi: "Politica italiana litiga su tutto, il mondo fuori continua a correre"
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ROMA, 22 FEBBRAIO - Mentre in Italia l'argomento cardine di questi giorni resta la scissione del Partito Democratico nonché le varie diatribe intestine, l'ex premier dimissionario Matteo Renzi è partito per un viaggio in America. Dal suo blog ufficiale, Renzi lancia un monito: "Mentre la politica italiana post-referendaria litiga su tutto o quasi, il mondo fuori continua a correre. Ho deciso di staccare qualche ora – mentre il PD scrive le regole per il congresso – e di dedicarmi ad alcuni incontri di qualità in California".
L'ex capo dell'Esecutivo non ha dubbi e non vuole trovarsi impreparato perché, per sua stessa ammissione, "il futuro, prima o poi, torna". "E allora - sottolinea - facciamoci trovare pronti: anziché litigare sul niente, proviamo a imparare da chi sta costruendo il domani prima degli altri".[MORE]
Renzi racconta in modo dettagliato ai lettori cosa lo ha colpito particolarmente durante la prima giornata in California e pone l'accento sulla visita a Tesla, l’innovativa azienda di auto elettriche che ha il quartier generale a Palo Alto. Per l'ex presidente del Consiglio, la questione ambientale, legata alla sostenibilità e alla green economy, "è sempre più centrale nel mondo". "Durante i mille giorni - prosegue - abbiamo fatto molto per questo settore ma ne abbiamo parlato poco. E ad ogni modo quello che abbiamo fatto ancora non basta. Tutto il tema del rapporto tra energia, fonti alternative, digitalizzazione pone degli scenari molto interessanti, su cui in tanti stanno lavorando".
Per quanto riguarda, invece, il tema legato al rapporto tra innovazione e occupazione lavorativa, Renzi scrive che "Il rischio che lo sviluppo delle nuove tecnologie crei problemi occupazionali più seri di quanto immaginato fino a qualche anno fa è preoccupazione vera e tangibile". Poi, però specifica che "è anche vero che nel corso della storia da sempre le rivoluzioni tecnologiche creano nuove opportunità di lavoro, non solo problemi". E, infine, si congeda riconoscendo all'essere umano grandi capacità cognitive e sociali: "Non credo, insomma, ai profeti della società senza lavoro: credo nell’uomo, nella sua intelligenza, nei suoi valori".
Luigi Cacciatori
Immagine da tg24.info