Renzi, governo fa bizze, serve sfiducia. Non mi occupo di Pd
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ROMA, 21 LUGLIO - Le tensioni nel governo, la mozione di sfiducia al ministro dell'Interno e il commissariamento del segretario del Pd Sicilia, Davide Faraone, sono al centro di un'intervista all'ex premier e segretario del Pd, Matteo Renzi, pubblicata sul Corriere della Sera e richiamata in prima pagina. "Più che una crisi di governo sembra una crisi di nervi", dice Renzi. I due vicepremier "hanno preso in ostaggio un Paese con le loro bizze adolescenziali. Noi facevamo le riforme, questi si fanno i dispetti".
Del Partito democratico "non mi occupo più", afferma poi Renzi, e suggerisce al segretario Nicola Zingaretti di occuparsi "dell'altro Matteo, non di me. Non ho conti da regolare sul passato: i conti sul passato li ha regolati l'Istat quando ha mostrato che con le nostre leggi di bilancio l'Italia è cresciuta". Anzi, aggiunge, "sono felice che la fatturazione elettronica - tanto criticata quando la proponemmo alla Leopolda - abbia salvato l' Italia dalla procedura di infrazione".
Sulla mozione di sfiducia a Salvini, "credo che se il ministro dell' Interno va in delegazione a Mosca con gente che chiede rubli ai russi e poi si rifiuta di venire in Parlamento l'opposizione abbia il dovere - non il diritto - di fare una mozione di sfiducia", risponde Renzi. E prosegue: "Aver perso l'attimo per formalizzare la sfiducia, a me è sembrato stravagante". A chi dice: 'così si compattano', Renzi risponde che "non capisce che Lega e Cinque Stelle si compattano per le poltrone non per noi". Che poi il Pd nazionale sfiduci Faraone e non Salvini "è un errore. Ma io conosco Davide Faraone, so che è una roccia e che continueremo a lavorare insieme", conclude.(Ansa).