Renzi difende il bonus di 80 euro: "Una misura di giustizia sociale, lo rivendico con forza"
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MILANO - Matteo Renzi, intervenuto all'assemblea di Confcommercio, tenutasi giovedì 9 giugno a Milano, è stato duramente contestato dagli imprenditori quando ha parlato del bonus degli ottanta euro. Piccata la replica del Premier: "Una misura di giustizia sociale, lo rivendico con forza. Ho un grandissimo rispetto per chi ritiene gli ottanta euro una mancia elettorale, ma sono contento di averli dati. E' una valutazione che rispetto. Che non fossero apprezzati da voi, lo sapevamo da tempo, ma che fossero una misura di giustizia sociale verso gente che non guadagna mille e cinquecento euro al mese lo rivendico con forza".
Un clima in crescente tensione anche perché molti commercianti presenti all'assemblea annuale hanno contestato il Premier chiedendo di tagliarsi lo stipendio. La sua risposta: "Fischiatemi pure ma la politica deve essere con la P maiuscola, l'atteggiamento di chi dice tutti uguali fa il vostro male, non il vostro bene". Renzi ha poi aggiunto: "Il Paese riparte se non ci lamentiamo. Io sono il primo a essere indignato con me e con gli altri quando vedo qualcosa che non va. Sono il primo a indignarmi con me stesso - ha sottolineato - ma accanto all'indignazione e alla rabbia bisogna avere il coraggio e la forza di guardare anche con uno sguardo di fiducia e con un messaggio che non sia ottimista ma positivo".
Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, una volta presa la parola sul palco, ha ricordato che "la ripresa non salta mai la faglia, il crepaccio tra stagnazione e crescita. Il nostro Paese - ha specificato - ha ancora molta strada da fare, ma ha certamente le carte in regola per fare meglio. In dodici mesi occupazione, consumi, produzione, fiducia, credito, hanno seguito un andamento altalenante non riuscendo a imprimere un cambio di passo". Sangalli ha parlato al Premier della necessità di "una profonda riforma fiscale, in particolare dell'Irpef. Una riforma che preveda poche aliquote e l'introduzione di una 'no tax area' uguale per tutti i lavoratori, siano essi dipendenti o autonomi". Renzi ha preso spunto dall'affermazione di Sangalli ed ha espresso il suo pensiero nel seguente modo: "C'è stato l'impegno per voi irrinunciabile per la crescita nel 2017 di non aumentare l'Iva. Ma l'Iva non si tocca più dal 2013, le clausole non sono mai state toccate dal nostro governo, l'ultimo aumento è scattato nell'ottobre di quell'anno, noi siamo in carica dal febbraio 2014". [MORE]
A conclusione del suo intervento, Renzi ha illustrato i risultati positivi del Jobs Act: "I numeri dell'Istat riguardano soprattutto i posti a tempo indeterminato, c'è un record storico. Ma contemporaneamente i lavoratori autonomi e le piccole medie imprese, come voi, sono ancora in sofferenza. I risultati sono sì positivi ma non ancora sufficienti a rilanciarci. Il Jobs Act non permette di licenziare, ma di assumere".
Luigi Cacciatori
Immagine da reporternuovo.it