Renzi da Fazio: ''Non resto nella palude. Vengano altri a galleggiare''
Politica Lazio

Renzi da Fazio: ''Non resto nella palude. Vengano altri a galleggiare''

lunedì 14 novembre, 2016

 ROMA, 14 NOVEMBRE – Renzi torna a parlare del Referendum, ospite della trasmissione televisiva Che tempo che fa condotta da Fabio Fazio, sulla stessa poltrona dove in una precedente intervista aveva assicurato di dimettersi nel caso in cui il 4 dicembre dovesse vincere il ‘no’. [MORE]

Quindi si dimetterà?", gli viene chiesto. "E che facciamo, lo stesso errore?", scherza Renzi per poi affermare: "la politica non è l'unica cosa che conta nella vita". "La riforma - sottolinea - è un treno che ripassa tra 20 anni, se ripassa. Non troverete un solo politico disposto a ridursi lo stipendio. Oggi si ha paura di dire si".

Il Premier lascia agli altri politici la facoltà di ‘’galleggiare nella palude’’: "Io non sono in grado di restare nella palude. Uno sta al potere finché può cambiare se dobbiamo lasciare le cose come stanno vengano altri che son bravi a galleggiare".

La metafora è stata utilizzata da Renzi anche in un altro intervento a Napoli tenutosi nella giornata di ieri, in occasione dell'assemblea nazionale sul Mezzogiorno in corso a Napoli, "In settimana faremo i primi mille giorni di governo e non è che ce ne saranno altri mille perché ogni tanto si vota, ma è già un record esserci arrivati. Ma se dovessi guardare dove eravamo e dove siamo, il compito del nostro governo è stato mettere a posto il passato. C'era la palude, ce lo ricordiamo o no?''

''Il Parlamento – ha poi ricordato - non riusciva a eleggere il presidente della Repubblica, rischiavamo di perdere fondi europei e tutta la classe politica che sembrava impantanata e che avesse come unico obiettivo di rimandare la tornata elettorale. Questo era lo scenario. Ci siamo preoccupati - ha infine concluso - in questi due anni e mezzo di mettere a posto il passato".

In quanto alle divisioni interne al Pd, il Premier ha assicurato che dopo il 5 dicembre il Pd tornerà ad essere ‘’un bellissimo Congresso’’, assicurando anche che la riforma elettorale non ha nulla a che fare con in Referendum costituzionale e che accetterà modifiche sull’Italicum.

 

Maria Azzarello

fonte immagine: Dagospia


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