Renzi, attentati: "Presa ogni misura ma non c'è una minaccia specifica per l'Italia"
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ROMA, 23 MARZO 2016 – All’indomani dell’attacco terroristico di Bruxelles, il premier Matteo Renzi si è riunito insieme ai capogruppo della maggioranza e dell’opposizione per fare un bilancio e mettere appunto delle strategie: “Abbiamo, come tutti i partner, messo in campo tutte le misure di sicurezza necessarie, anche se non risulta ad ora una minaccia specifica in Italia”, ha spiegato.
“Occorre stringere sui meccanismi di intelligence tra i Paesi europei e non solo, valorizzare Europol, lavorare su una struttura condivisa”, ha aggiunto durante l’incontro. Ma attivare una rete di sicurezza sembrerebbe non essere sufficiente. Secondo Renzi, è necessario che la lotta al terrorismo sia più radicale e che parta dalle basi: “Bisogna mettere denari veri sulle aree urbane. Serve un gigantesco investimento in cultura, sulle periferie, un investimento sociale”. [MORE]
“Continuo a pensare – ha spiegato ulteriormente il Presidente del Consiglio - che sia fondamentale l’aspetto educativo per sconfiggere le minacce nate e cresciute in Europa”.
Nel frattempo, arriva l’attacco di Silvio Berlusconi: “L’Italia in politica estera non tocca palla, ed è un peccato. L’attuale esecutivo si è fatto sfuggire l’opportunità del semestre di presidenza europeo, non portando a casa nessun risultato, un disastro”, ha affermato questa mattina in un’intervista radio. E ha aggiunto: “C’è da essere molto addolorati ma anche molto preoccupati: tra i leader europei non ce ne sono, oggi, all’altezza della situazione, dotati di quelle doti di visione e coraggio” necessarie per “sconfiggere l’Isis. L’Isis richiede interventi diretti in Iraq e Medio Oriente”.
(foto: gds.it)
Sara Svolacchia