Renzi attacca la "strana coppia Squinzi-Camusso":«Io sono un torrente, loro la palude»
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ROMA, 23 MARZO 2014 - Renzi non ama i sindacati, ancor più i sindacalisti. Soprattutto quelli come la Camusso, leader della CGIL, pronta sempre a contrastare la strada riformatrice, una lottatrice che ha fatto della “conservazione” un mantra e del “gattopardismo” un filosofia.
Ora, dopo aver contestato la riforma del lavoro su più fronti ed aver ottenuto come risposta da Matteo Renzi un inaspettato “me ne farò una ragione”, la Camusso torna ad attaccare le riforme del mercato del lavoro proclamate dal Premier, trovando questa volta man forte nel leader di Confindustra, Squinzi.
«La strana coppia Squinzi-Camusso – ha commentato Renzi sulle pagine del Messaggero - davanti alla scommessa di togliere per la prima volta alla politica e restituire a cittadini e ad imprese si oppongono. Lo ritengo un ottimo segnale che siamo sulla strada giusta».
Sulla riforma della Pubblica Amministrazione prevista dal neo Premier per Aprile ed in mano alla giovane ministra Maria Elena Boschi, Renzi afferma che si compirà sulle PA un’opera di “scardinamento”, ed in questo caso, afferma Renzi, «vedremo il derby palude contro corrente, conservazione contro innovazione.
Sarà durissima, la vera battaglia. Al confronto la strana coppia Camusso-Squinzi contro il governo sarà solo un leggero antipasto, uno scontro tra palude contro torrente impetuoso»
«Chi in questi anni – continua Renzi - ha fatto parte dell'establishment, vive con preoccupazione i cambiamenti di merito e di metodo. Soffrono il fatto che si facciano le riforme senza concordarle con loro. Ma se queste riforme aiutano imprese e famiglie e colpiscono i politici, io vado avanti. »
«La macchina per “scardinare” il burocratico e complesso sistema della Pubblica Amministrazione, avrà avvio innanzitutto con la riforma della Province che, dice Renzi, non si limita ai 160 milioni di euro di risparmi che facciamo sui consiglieri provinciali o ai 600 milioni di risparmi che facciamo con le spese collegate».
«E’ questo il motivo per cui abbiamo voluto cominciare a tagliare a partire dalla politica: perché solo riformando se stessa, la politica avrà le carte in regola per chiedere a tutti gli altri di cambiare».[MORE]
foto da corriere.it