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- Roma, 21 set. - Nel biennio 2009-2010, il divario Nord-Sud si e' ulteriormente ampliato, a livello territoriale, con una ripresa nell'ultimo anno della tendenza, in atto dai primi anni duemila, a significativi gap a sfavore del Mezzogiorno. E' quanto si legge nel rapporto 2010 sulle aree sottoutilizzate presentato dal ministro per i rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, al Parlamento. Le principali differenze tra le due aree del Paese non riguardano solo il prodotto interno lordo, ma anche i consumi delle famiglie e l'occupazione, in particolar modo quella giovanile, con ripercussioni sulla bassa produttivita'. [MORE]Nel periodo 2011-2014 l'Italia dovrebbe continuare a crescere in misura moderata, comunque a un tasso superiore all'1 per cento. Sempre nello stesso periodo il Mezzogiorno potrebbe registrare una crescita di poco superiore a quella del Centro-Nord, trainata in particolare dalle esportazioni e grazie anche al rafforzamento delle politiche mirate alle aree svantaggiate del Paese, con un maggior flusso di investimenti, un miglioramento delle infrastrutture e dei servizi essenziali alle persone e un ammodernamento delle imprese puntando su ricerca e innovazione.