Regioni con proprie regole, oggi confronto con il governo non si placa protesta opposizioni
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Regioni con proprie regole, oggi confronto con il governo non si placa protesta opposizioni e categorie escluse
ROMA, 29 APR - Le proteste contro il dpcm del governo non si placano e, se con la Cei è pace fatta con il via libera alle messe all'aperto dall'11 maggio, opposizione e categorie escluse dalle riaperture si fanno sentire. In testa Fdi e Lega, ma anche Renzi che accusa Conte di aver "violato la Costituzione con un dpcm violando le libertà personali".
Alcune Regioni hanno intanto regolato le uscite con proprie ordinanze, anticipando, ad esempio, il via libera agli spostamenti a seconde case e natanti, e aperture di negozi. Oggi a mezzogiorno in una videoconferenza tra esecutivo, governatori e protezione civile si tenterà di venirne a capo. Intanto il ministro Boccia bacchetta le fughe in avanti.
"Chi sbaglia - ha detto - si assumerà la responsabilità dell'aggravamento della condizione sanitaria del proprio territorio". Ristoratori e baristi annunciano una marcia per il primo maggio a Roma e ieri sera in molti hanno acceso le insegne per esprimere la voglia di riaprire.