Regione Lombardia: malumori nella maggioranza. L'opposizione: "Crisi strisciante e scontri continui"
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MILANO, 1 LUGLIO 2014 - Si registrano malumori nella politica lombarda e in particolare della maggioranza che siede in Regione Lombardia. Nella giornata di oggi, infatti, si è parlato di un disaccordo tra Forza Italia, Ndc e Lega Nord circa la riforma del sistema socio-sanitario regionale e la possibile unione degli assessorati al welfare e alla sanità. Le divergenze sarebbero però rientrare dopo il vertice con il presidente Maroni, anche se Pd e M5s non sembrano credere al rapido chiarimento.
"Tra Maroni e la sua maggioranza c'è da mesi una crisi strisciante, con frequenti episodi di scontro" hanno infatti dichiarato i democratici tramite una nota del capogruppo Enrico Brambilla. "Il governatore ne esce sempre piu' logorato - si legge nel comunicato - com'è apparso chiaro oggi" proprio sulla riforma del sistema sanitario, "che doveva essere un punto d'arrivo e invece è diventato un punto di partenza di una discussione che si annuncia lunga e contrastata". [MORE]
Dichiarazioni dure anche da parte del M5s che, attraverso le parole di Stefano Buffagni, ha definito il vertice fra i partiti del centro-destra e Maroni "l'ennesimo tagliando per la maggioranza". "La presidenza Maroni - ha affermato il consigliere - a questo punto si caratterizza più per le riunioni per tenere insieme la maggioranza che per quelle operative che dovrebbero fare gli interessi dei lombardi". "E' evidente che in Lombardia governa una maggioranza di separati in casa che sta insieme solo per logiche spartitorie".
Se per i pentastellati, quindi, la maggioranza concorda solo sul "mettere al primo posto i propri interessi disinteressandosi invece dei cittadini", per il Pd Roberto Maroni ha scelto di "commissariare" Mario Mantovani e ora "non sembra nemmeno in grado di affermare la propria linea, a partire dall'atteso assessorato unico della sanità e del welfare".
Valentina Vitali