Reggio Calabria, ministro Minniti: "Azioni di contrasto alla 'ndrangheta sono priorità nazionale"
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
REGGIO CALABRIA, 18 APRILE – Questa mattina il ministro Minniti si è recato presso la prefettura di Reggio Calabria, all’interno della quale si è svolta una cerimonia di consegna dei 92 beni confiscati alle associazioni di stampo criminale e mafioso, che verranno destinati in gran parte al Comune di Reggio Calabria per la risoluzione delle crisi abitative per le fasce meno abbienti della popolazione e alle istituzioni che si occupano quotidianamente di fronteggiare i fenomeni malavitosi, dunque Guardia di Finanza, Arma dei Carabinieri, Tribunale di Sorveglianza e Corte d’Appello.
Durante la conferenza stampa il ministro ha più volte ribadito la forte attenzione che sta rivolgendo non solo il suo dicastero, ma tutte le istituzioni statali, a tutte quelle attività di contrasto alla criminalità organizzata che opera sul territorio. “In Calabria si gioca una partita decisiva, che va molto oltre i confini della Calabria e va anche oltre i confini nazionali sul terreno della lotta alla criminalità organizzata. La ‘ndrangheta è un player importante non solo a livello nazionale ma anche a livello internazionale. Combatterla dove ha le radici costituisce un elemento cruciale e un punto di forza assolutamente straordinario”, ha detto Minniti, che ha poi continuato: “L’obiettivo non è contenere la ‘ndrangheta, ma sconfiggerla. Mentre prima parlare di sconfitta poteva apparire una mera petizione di principio – anche se molto importante – oggi, grazie al lavoro svolto in questa Regione, si può dire che questa non è una petizione di principio ma un obiettivo strategico. Questo è un significativo salto di qualità.”
Ha poi fatto un generale richiamo al senso di responsabilità nella direzione degli attori politici: “Noi in questo momento abbiamo in discussione al Senato un provvedimento di legge teso a modificare, innovare, riformare e migliorare l’Agenzia per i beni confiscati. Il Parlamento ha l’ultima parola su questo, tuttavia ci permettiamo di chiedere che si possa arrivare il più rapidamente possibile alla conclusione dell’iter parlamentare. Per quanto ci riguarda io ho confermato tutto l’impegno e il sostegno in termini di uomini, mezzi e risorse. Tutto quello che è necessario noi lo faremo, perché io penso che oggi questo costituisca una priorità nazionale. L’azione di contrasto, prevenzione e di repressione che si svolgono in Calabria costituiscono una assoluta priorità di carattere nazionale”.
Ha concluso infine con un esplicito elogio alla Regione calabrese. “È emerso come in Calabria sia stato effettuato negli ultimi anni un lavoro straordinario. Prevenzione e repressione senza precedenti. I numeri parlano chiaro sul terreno delle indagini svolte, sull’arresto dei latitanti, sui sequestri e poi sulla confisca dei beni. Si è deciso di continuare su questa strada e di sviluppare la massima collaborazione e cooperazione tra i vari pezzi delle Istituzioni. Non c’è miglior messaggio che si potesse dare: l’idea che dentro la roba delle cosche ci possano stare un domani le famiglie dei dipendenti delle forze di polizia, a mio avviso, costituisce un segnale assolutamente straordinario. Dio sa quanto abbiamo bisogno di edilizia abitativa, Dio sa quanto abbiamo bisogno di edilizia abitativa per i dipendenti delle nostre forze di polizia, a cui siamo quotidianamente grati per il lavoro che svolgono”.[MORE]
Carlo Giontella
Immagine da ilsole24ore.com