Reggio Calabria: Procuratore De Raho, Isis può avere appoggio cosche
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REGGIO CALABRIA, 22 FEBBRAIO 2015 - Il Procuratore di Reggio Calabria, Federico Cafiero de Raho, ha formulato una suggestiva ipotesi secondo la quale l'Isis, qualora volesse infiltrarsi sul territorio italiano potrebbe trovare appoggi logistici della 'ndrangheta in cambio di armi e droga.
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Al momento è solo una ipotesi ha ribadito il Procuratore, che sottolinea come "sia una ipotesi da percorre, su cui vale la pena lavorare e su cui tenere un'attenzione molto alta. Tenere un'attenzione alta su questo, almeno per quanto riguarda la nostra Dda, è fondamentale".
"La 'ndrangheta - spiega il procuratore di Reggio Calabria - è un'organizzazione criminale che si muove per finalità di profitto, quindi ovunque c'e' un profitto, c'è un suo interesse. D'altro canto per l'importazione delle armi con chi ha rapporti se non con determinati ambienti che sono vicini al terrorismo o che sono vicini alle guerre che si sono sviluppate negli ultimi anni in alcuni Paesi ?. Quindi, comunque, le armi vengono da quei territori.
Attraverso l'Isis riuscirebbe anche ad avere droga, soprattutto eroina. La Dda ha alcune inchieste in corso, fondate sul monitoraggio internet, per verificare, con la polizia postale, se persone, soprattutto extracomunitari che provengono dalle aree più calde e che risiedono nel territorio reggino possano avere rapporti con esponenti dell'Isis o comunque con quel mondo vicino al terrorismo o con persone che si sono addestrate in quei territori. Abbiamo indizi di vicinanza, ma non di intraneità al terrorismo".
A chiarirlo in maniera molto chiara è stato sempre il Procuratore di Reggio Calabria Federico Cafiero de Raho: "Alcuni hanno dimostrato di condividere in pieno quella propaganda, addirittura quelle modalità operative, ma non ci risulta che siano già dentro l'area del terrorismo. Abbiamo indizi della vicinanza ma non della intraneità al terrorismo".
Pasquale Rosaci (fonte immagine: strettoweb.com)