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VENEZIA, 19 SETTEMBRE 2014 – In Scozia ha vinto il fronte del “no” e così il divorzio dall’Inghilterra non si farà. “Il risultato è chiaro. Penso che siano esemplari le parole del leader indipendentista Salmond quando ha detto di accettare il risultato democratico e la scelta degli scozzesi. Questo vuol dire che è un grande esercizio di democrazia” ha commentato il presidente del Veneto, Luca Zaia. [MORE]
Questo, secondo Zaia, “è il senso di questi referendum: sentire il popolo”. “In Scozia si è esercitato questo diritto, si è scritta una bella pagina di democrazia. Però penso che il vero significato politico di questo referendum è che si è rotto un argine; crolla anche questo tabù, questo totem del fatto che non si debba mai chiedere”.
Zaia trova “esemplare anche la risposta che il premier Cameron ha dato questa mattina, dicendo di avviare subito il tavolo per la devolution. Capendo comunque che il 45% degli scozzesi che dice sì all’indipendenza sono comunque un peso non indifferente”.
Il risultato di oggi comunque, secondo il governatore, cambierà di sicuro le cose. “Oggi tutto il mondo parla dell’indipendenza, le borse prima erano basse come valori e da questa notizia ripartono. Vuol dire che il mondo ha osservato questo referendum. In Veneto dobbiamo fare tesoro dell’esperienza scozzese. Bisogna anche fare attenzione che i modelli internazionali, che sono quello scozzese e quello catalano hanno molta più storia di noi”.
Federica Sterza