Referendum: maggioranza assoluta dei veneti ha detto SI' autonomia
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VENEZIA, 23 OTTOBRE - La maggioranza assoluta dei veneti vuole l'autonomia. E' questo uno dei dati salienti emersi dal referendum di ieri, che ha visto un'affluenza pari al 57,3% con un plebiscito per i si', che hanno superato il 98% e che in valore assoluto sono stati oltre la meta' del corpo elettorale, con circa 2,2 milioni di consensi. [MORE]
Un grande successo per il presidente del Veneto, Luca Zaia, che pero' a caldo ha tenuto a sottolineare che "non esiste un 'partito dell'autonomia'", ma ci sono "i veneti", quelli del motto 'paroni a casa nostra', "che si esprimono per questa idea, con senso civico". Saranno loro, nella visione del governatore leghista, a dargli forza nella trattativa con lo Stato, che di fatto partira' oggi quando, dopo una riunione della giunta regionale, sara' presentato il progetto di legge con cui la Regione Veneto chiedera' tutte e 23 le competenze previste dall'articolo 116 della Costituzione e da quelli che lo seguono, oltre al federalismo fiscale e ai "9/10 delle tasse". La delibera che sara' domani in Giunta e' pronta da tempo e l'obiettivo e' che "diventi il nostro contratto, che proporremo al Governo", ha detto Zaia, secondo cui i numeri presentano "un bel risultato. Si vede che qualcuno si e' rotto le scatole...", ha commentato il governatore. "Oltre 2 milioni di voti, che non sono voti nostri ma sono vene
"Siamo stati lasciati soli, nelle ultime 48 ore abbiamo ricevuto le fatture dal ministero, non ci hanno fatto mettere il timbro sulla tessera elettorale, ma abbiamo regalato a tutti una bella ricevuta per essere andati a votare", ha continuato Zaia. A rallentare le operazioni su affluenza e scrutinio, che sono comunque andate avanti velocemente, un attacco hacker che ha mandato i tilt i sistemi informatici della Regione.
"Non siamo preoccupati, ormai e' ordinaria amministrazione. Avevamo tre livelli di sicurezza e l'hacker e' arrivato al secondo", ha spiegato il governatore, che ha anche riflettuto sul fatto che "il cartaceo ci salva sempre" e quindi "forse bisogna fare un ragionamento piu' approfondito su questo" per capire "in quali condizioni l'attacco potrebbe essere piu' grave". Da oggi dunque si partira' con la trattativa, che dovra' poi trovare la sua espressione definitiva in una legge che dovra' avere la maggioranza assoluta in Camera e Senato. "Adesso vogliamo guardare avanti con positivita': se il Governo vuole cogliere questo segnale noi siamo pronti ad andare avanti e discutere, vogliamo essere laboratorio dell'autonomia.
utti quelli che parlano a vanvera della Costituzione, potrebbero fare ammenda e iniziare a rispettarla, a partire dal Veneto", ha concluso Zaia. Tra i primi commenti politici al voto la soddisfazione del leader della Lega, Matteo Salvini, per l'affluenza e di Forza Italia, che con il capogruppo Renato Brunetta che ha rivendicato l'impegno del partito. A esprimere la posizione del Pd, ufficialmente schierato per un 'si' critico', il segretario regionale Alessandro Bisato: "Il risultato delle urne conferma che la maggioranza dei veneti e' favorevole a un maggior grado di autonomia. Per questo motivo, il Partito Democratico ha assecondato la consultazione referendaria, pur consapevole che la Regione avrebbe potuto ottenere gia' da molti anni deleghe e competenze se solo avesse avviato una contrattazione seria con lo Stato senza buttare risorse pubbliche", ha detto Bisato, e ha osservato che "ora Zaia non ha piu' scuse"