Referendum, giudice rischia trasferimento per un post su Facebook
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BOLOGNA, 1 DICEMBRE – Sarebbe stato un lungo messaggio su Facebook del presidente del Tribunale di Bologna Francesco Maria Caruso, in cui si schiera apertamente a favore del NO per il prossimo referendum del 4 dicembre sulla riforma costituzionale, a far muovere il Consiglio Superiore della Magistratura. [MORE]
Il Csm avrebbe posto all’attenzione del Procuratore Generale della Cassazione Pasquale Ciccolo, una copia dell'articolo pubblicato dalla Gazzetta di Reggio Emilia che riprende il post di Caruso, affinché valuti la situazione, nonché alla I Commissione consiliare per eventuali profili di incompatibilità funzionale del dottor Francesco Maria Caruso.
Riforma basata sul clientelismo Nel post incriminato il presidente del tribunale di Bologna afferma che se la riforma dovesse passare, non ‘’avremmo più una Costituzione ma un atto di forza. E chi vorrà spiegare la riforma e ragazzi, dovrà dire che questa riforma è fondata sui valori del clientelismo scientifico è organizzato del voto di scambio della corruzione dal trasformismo con un governo che lega le provvidenze a questo o a quello al voto referendario".
Per il magistrato si "avvera la profezia dell'ideologo leghista Gianfranco Miglio che nel 1994 proponeva una riforma che costituzionalizzasse le mafie, approvata con il 50,1% perché la costituzione altro non sarebbe che la legge che la maggioranza impone alla minoranza che fa rispettare schierando la polizia nelle piazze. Temo che siamo incredibilmente vicini a quel momento"
Diverse le dimostrazioni di solidarietà dei cittadini sul profilo Facebook di Caruso: ‘’Le invio la mia solidarietà per quanto ha detto sul referendum. Non si capisce perché, mentre i politici devastano il paese, i giudici debbano tacere come se la Costituzione non li riguardasse.’’
Maria Azzarello
[fonte immagine: You Tube]