Recovery fund: Gratteri, meglio controlli prima che indagini dopo
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Recovery: Gratteri, meglio controlli prima che indagini dopo. Ad Antimafia, elenchi beneficiari contributi vadano a Prefetture
CATANZARO, 28 SET - "Con il Recovery fund sono in arrivo tante risorse e la storia ci insegna che le mafie sono dove c'è da gestire denaro e potere. Quindi bisogna prestare attenzione e allora anziché andare dopo, a singhiozzo, a fare indagini, è meglio fare i controlli prima e noi ci dedichiamo a cose più importanti".
Lo ha detto il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, parlando con i giornalisti, a Catanzaro, a conclusione della sua audizione davanti ad una delegazione della Commissione parlamentare antimafia. Riunione nel corso della quale Gratteri ha affrontato anche il tema dei controlli sull'erogazione dei fondi previsti dalle norme già operative per il sostegno in conseguenza della crisi determinata dall'emergenza coronavirus.
"Alla Commissione - ha spiegato Gratteri - ho detto che bisogna creare delle norme per insistere affinché i Comuni, i Sindaci mandino gli elenchi dei beneficiari alle Prefetture e queste, massimo nell'arco di una settimana, devono essere in condizioni di dare risposte, attraverso controlli di polizia, carabinieri e finanza, che effettivamente chi ha fatto domanda o è nell'elenco del sindaco sia una persona bisognosa e non un evasore totale o un trafficante di cocaina".
Approccio 'emergenza' è perdente. 'Occorre approccio sistematico, in tante parti presenti mafie'
"La criminalità organizzata non è un problema solo della Calabria. Ci sono tante altre parti del territorio nazionale dove c'è una presenza sistematica delle mafie quindi anche in quei territori bisognerebbe parlare di emergenza. Io non affronterei l'approccio 'emergenza', è perdente. Io farei uno studio e un approccio sistematico perché esiste una ricetta per tutto il territorio, non esiste una ricetta solo per una parte". A dirlo il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, parlando con i giornalisti al termine dell'audizione davanti ad una delegazione della Commissione parlamentare antimafia.