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MILANO, 26 APRILE 2012- Nulla da fare per la tariffa rc auto unica Nord-Sud, tanto auspicata dagli automobilisti virtuosi residenti nelle Regioni più penalizzate. In particolare, in base ad un'indagine del portale SuperMoney, giusto per fare un esempio, un medico 42/enne in prima classe di merito e senza incidenti negli ultimi 5 anni paga a Napoli oltre 1.000 euro, il 240% in più di un collega di Padova (310 euro) o di Milano (315 euro).
Così, l'articolo del decreto liberalizzazioni che mirava a eliminare le enormi differenze di prezzo esistenti in Italia, alla fine è stato reinterpretato dal ministero dello Sviluppo economico, che ha ritenuto legittime le differenze tariffarie tra un territorio e l'altro: "Per le classi di massimo sconto, a parità di condizioni soggettive e oggettive, ciascuna delle compagnie di assicurazione deve praticare identiche offerte", sancisce la legge.
La poca chiarezza della suddetta legge ha indotto l'Isvap a sollevare dei dubbi e a chiedere delucidazioni al ministero, ricevendo una risposta che corrisponde ad una sostanziale marcia indietro rispetto a quella che era apparsa come una tariffa unica. [MORE]
Secondo quanto precisa la nota del Mse, "Un'interpretazione secondo cui a parità delle altre condizioni, sia pure se per i soli assicurati della migliore classe di merito, le imprese siano obbligate ad adottare tariffe assicurative identiche su tutto il territorio nazionale, con conseguente impedimento assoluto ad utilizzare il parametro della territorialità nell'analisi del rischio, risulterebbe in contrasto con il principio di libertà tariffaria affermato dalla normativa comunitaria".
A tal riguardo, prosegue la nota, "una ragionevole e legittima interpretazione della norma in oggetto dovrebbe includere nelle differenziazioni tariffarie, possibili anche per le classi di massimo sconto, quelle legate alle oggettive differenze delle condizioni di rischio rilevate nei singoli territori (frequenza dei sinistri, livello dei risarcimenti, ecc)".
Naturalmente,la suddetta decisione non è piaciuta a Adusbef e Federconsumatori che hanno dichiarato che, "Siamo di fronte ancora una volta alla volontà di non intervenire in un settore dove invece ce ne sarebbe proprio bisogno, alla luce di incrementi tariffari che solo nell'ultimo triennio sono arrivati al 32%, pari a 311 euro annui in più, e che negli ultimi 10 anni hanno invece subito impennate di circa il 100%". Per l'eurodeputato del Pd Andrea Cozzolino, "Non c'é che dire, - fa eco - aver fatto saltare dal testo delle liberalizzazioni la tariffa unica virtuosa per le rc auto è un'autentica vergogna".
(Fonte: Ansa)
Rosy Merola