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RAVENNA, 13 LUGLIO 2014 – Forse un malore o un incidente hanno portato all'annegamento dell'uomo ritrovato cadavere alla Bassona, nessun segno di morte violenta ma sarà l'autopsia a chiarire le cause della morte. L'uomo era in acqua da giorni, e lo stato di decomposizione avanzato renderebbe impossibile stabilire con certezza la sua identità: di certo adulto, dall'età incerta, forse di colore. [MORE]
Il ritrovamento è avvenuto venerdì pomeriggio, intorno alle 15:30, sulla sponda destra della foce del torrente Bevano, tra Lido di Dante e Lido di Classe. A dare l'allarme sono stati quattro ragazzi, giunti sul posto via mare a bordo di un gommone, che hanno notato in prossimità della riva il corpo di un uomo riverso a faccia in giù, seminudo e rovinato dall'acqua e dal sole. Per recuperare il cadavere sono intervenuti, oltre a un medico dell'Ausl, i Vigili del Fuoco, i carabinieri di Cervia-Milano Marittima e quelli del nucleo investigativo.
Del cadavere non si sa nulla, ma dalla prima ispezione dovrebbe essere rimasto in acqua per almeno un paio di giorni. Non presenterebbe segni di violenza, ma dato lo stato del cadavere solo l'autopsia potrà accertare l'assenza di ferite, il colore della pelle, e soprattutto l'eventuale causa del decesso. Ora sarà necessario procedere con l'identificazione della salma. L'uomo indossava solo un paio di boxer chiari, non portava documenti e, in zona, non risulterebbero denunce di scomparsa compatibili.
Tra le prime ipotesi formulate vi è quella di un disperso dopo l'ondata di maltempo che ha colpito il nord Italia nei giorni scorsi. L'ondata dei fiumi potrebbe infatti aver trasportato il corpo fino all'Adriatico e la corrente marina avrebbe poi fatto il resto. La zona del ritrovamento è peraltro conosciuta per essere caratterizzata da scambismo e prostituzione, ma al momento non sarebbero emersi collegamenti tra il ritrovamento del cadavere e ciò che accade in quell'area.
Stefania Putzu